domenica 14 settembre 2014

L’Ecofin: “Sostenere gli investimenti per tornare a crescere”

L’Ecofin: “Sostenere gli investimenti per tornare a crescere”: "R. – Il rigore da solo non serve a niente, serve solo a prendere atto che hai fatto degli errori in passato. Il messaggio è quello che c’è un’economia da ricostruire. Pensiamo a quante fabbriche italiane negli ultimi 5 anni hanno chiuso, è chiaro che in parte hanno chiuso perché erano scadenti, in parte hanno chiuso perché le banche non gli hanno dato credito, e in parte perché l’austerità era "tagliare, tagliare, tagliare". Ma un Paese non riparte con l’austerità: bisogna rimboccarsi le maniche e crescere. Questo ormai l’hanno accettato tutti. Attenzione: anche la Germania si rende conto che se noi andiamo male, loro non ci guadagnano, perché ci vogliono vendere i loro prodotti! E quindi dovremmo passare attraverso questa nuova fase dei cosiddetti “accordi contrattuali”, che sono stati evocati ieri dall’Eurogruppo: ogni Paese si impegna con gli altri Paesi a fare le riforme che servono. Questa è la teoria del “controllo reciproco”. Perché siamo sulla stessa barca e quindi siamo tutti interessati che gli altri facciano la loro parte.

D. - Ecco, intanto l’economia reale vede la deflazione, l’aumento della disoccupazione e il debito record, sia in Italia, che in Spagna. Volendo guardare alcuni aspetti positivi qual è la speranza?

R. - L’ottimismo nasce dal fatto che il resto del mondo sta crescendo e che anche da noi stanno incominciando ad arrivare investimenti altrui.

D. - In Europa è di buon auspicio il fatto che prima si parlava solo di rigore e di conti e adesso finalmente si parla di altre cose…

R. – La narrazione è migliorata, il linguaggio. I comunicati che sono usciti da Milano ieri e oggi erano improntati a obiettivi di crescita, di investimenti, di occupazione, perché questa è l’area dove è cresciuta la disoccupazione e non l’occupazione in questi anni. Quindi sicuramente la premessa per una svolta si è posta. Attenzione, che a questo punto, poi, occorre che alle belle parole seguano i fatti."

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