venerdì 19 dicembre 2014


DIECI REGOLE PER AIUTARCI A PREGARE


 E’ faticoso pregare. E’ ancor più faticoso imparare a pregare.
Sì può imparare a leggere e scrivere senza maestri, ma occorre essere intuitivi in modo eccezionale e ci vuole tempo. Con un insegnante, invece, è molto più semplice e si risparmia tempo.
Così è l’apprendimento della preghiera: si può imparare a pregare senza scuola e senza maestri, ma l’autodidatta rischia sempre di imparare male; chi accetta una guida e un metodo adatto, normalmente arriva più sicuro e più in fretta.
Ecco dieci tappe per imparare a pregare. Non si tratta però di regole da “imparare” a memoria, sono traguardi da “sperimentare “. Perciò è necessario che chi si assoggetta a questo “training” della preghiera si impegni, il primo mese, ad un quarto d’ora di preghiera ogni giorno, poi è necessario che man mano estenda sempre più il suo spazio di tempo per pregare.
Normalmente, ai nostri giovani, nei corsi per le comunità di base “chiediamo al secondo mese mezz’ora di preghiera quotidiana in silenzio, al terzo mese un’ora, sempre in silenzio.
E’ la costanza quella che costa di più se si vuole imparare a pregare.
E’ molto opportuno iniziare non da soli, ma in un piccolo gruppo.
La ragione è che verificare ogni settimana col proprio gruppo il cammino che si è fatto nella preghiera, confrontando con gli altri i successi e gli insuccessi, dà forza ed è determinante per la costanza.