tag:blogger.com,1999:blog-69423162340851321572024-03-28T13:41:57.404+01:00Don Giorgio ZeviniDon Giorgio ZEVINI - Decano Emerito Facoltà di Teologia Università Pontificia SalesianaUnknownnoreply@blogger.comBlogger462125tag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-43247631377020815952024-03-24T10:39:00.001+01:002024-03-24T10:39:36.803+01:00Papa Gregorio Magno: La pace non può regnare tra gli uomini se prima no...<a href="https://popegregorythegreat.blogspot.com/2024/03/la-pace-non-puo-regnare-tra-gli-uomini.html?spref=bl">Papa Gregorio Magno: La pace non può regnare tra gli uomini se prima no...</a>: ........... che la luce di nostro Signore risorto rischiari le menti e addolcisca i cuori di tutti noi ......... Auguri di Buona Pasqua!Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-65325298757974052482024-03-22T13:06:00.001+01:002024-03-22T13:06:50.643+01:00Papa Gregorio Magno: Diritto alle cure, alla casa, all’istruzione: la C...<a href="https://popegregorythegreat.blogspot.com/2024/03/diritto-alle-cure-alla-casa.html?spref=bl">Papa Gregorio Magno: Diritto alle cure, alla casa, all’istruzione: la C...</a>: @ - Poliambulatori gratuiti, case per donne in difficoltà e i loro figli, dormitori per chi non ha una casa, residenze per studenti svanta...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-16921099065732455972024-03-15T17:18:00.001+01:002024-03-15T17:18:22.295+01:00Parco Archeologico Religioso del CELio - PARCEL: Il Codice di Camaldoli: una bussola per il futuro ...<a href="https://parcel.co.parcoarcheologicoreligiosodelcelio-parcel.co/2024/03/il-codice-di-camaldoli-una-bussola-per.html?spref=bl">Parco Archeologico Religioso del CELio - PARCEL: Il Codice di Camaldoli: una bussola per il futuro ...</a>: @ - Lo sviluppo delle idee fu concepito e realizzato lasciando cadere le foglie secche dell’intransigentismo identitario, in una chiave la...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-49198236338020866662024-03-11T10:25:00.001+01:002024-03-11T10:25:56.738+01:00Papa Gregorio Magno: L’uomo rinasce dal sacro<a href="https://popegregorythegreat.blogspot.com/2024/03/luomo-rinasce-dal-sacro.html?spref=bl">Papa Gregorio Magno: L’uomo rinasce dal sacro</a>: @ - In realtà, la connessione fra arcaico e postmoderno sarebbe sempre possibile, quando ci fosse un’adeguata decisione politica. Secondo S...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-43824776453822784692024-03-10T10:24:00.001+01:002024-03-10T10:24:32.531+01:00Papa Gregorio Magno: Papa Francesco, l’annuncio è arrivato in queste or...<a href="https://popegregorythegreat.blogspot.com/2024/03/papa-francesco-lannuncio-e-arrivato-in.html?spref=bl">Papa Gregorio Magno: Papa Francesco, l’annuncio è arrivato in queste or...</a>: @ - Arriva un tremendo annuncio dal Vaticano, il futuro di Papa Francesco in queste ore è in bilico, i polmoni sono molto compromessi. ...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-37997652155639405002024-03-05T14:42:00.001+01:002024-03-05T14:42:48.911+01:00Parco Archeologico Religioso del CELio - PARCEL: La cultura cristiana cresce e si nutre nelle diffe...<a href="https://parcel.co.parcoarcheologicoreligiosodelcelio-parcel.co/2024/03/la-cultura-cristiana-cresce-e-si-nutre.html?spref=bl">Parco Archeologico Religioso del CELio - PARCEL: La cultura cristiana cresce e si nutre nelle diffe...</a>: @ - Si svolge domani, 6 marzo, al Pontificio istituto teologico Giovanni Paolo II il seminario “ Decostruzione delle culture, paradigma in...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-79127804960931154522024-03-03T14:18:00.001+01:002024-03-03T14:18:22.421+01:00Parco Archeologico Religioso del CELio - PARCEL: L'aborto entra nella Costituzione francese. La tri...<a href="https://parcel.co.parcoarcheologicoreligiosodelcelio-parcel.co/2024/03/laborto-entra-nella-costituzione.html?spref=bl">Parco Archeologico Religioso del CELio - PARCEL: L'aborto entra nella Costituzione francese. La tri...</a>: @ - « Libertà garantita ». Due parole seducenti che combaciano spesso, giuridicamente, con progressi civili. Ma il 4 marzo i parlamentari f...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-91898076060117371172024-03-02T13:06:00.001+01:002024-03-02T13:06:15.444+01:00Papa Gregorio Magno: I cristiani vivano da risorti: l'eredità di Ziziou...<a href="https://popegregorythegreat.blogspot.com/2024/03/i-cristiani-vivano-da-risorti-leredita.html?spref=bl">Papa Gregorio Magno: I cristiani vivano da risorti: l'eredità di Ziziou...</a>: @ - A un anno dalla scomparsa del metropolita Ioannis Zizioulas (1931-2023) vede la luce la sua sintesi teologica finale. Allievo di Floro...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-86643807677361113412024-02-28T16:22:00.001+01:002024-02-28T16:22:41.114+01:00Papa Gregorio Magno: Papa Francesco: "I Vescovi di domani, siano dediti...<a href="https://popegregorythegreat.blogspot.com/2024/02/papa-francesco-i-vescovi-di-domani.html?spref=bl">Papa Gregorio Magno: Papa Francesco: "I Vescovi di domani, siano dediti...</a>: @ - Questa mattina, prima dell'Udienza Generale, il Papa ha ricevuto in Udienza i Membri del Sinodo dei Vescovi della Chiesa Patriarcal...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-32561560320917088682024-02-16T11:56:00.000+01:002024-02-16T11:56:20.948+01:00Una residenza per anziani ’aperta’: "Ci sono persone che vivono qui. E altre che restano solo di giorno"<div style="text-align: justify;"><b><a href="https://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/una-residenza-per-anziani-aperta-ci-sono-persone-che-vivono-qui-e-altre-che-restano-solo-di-giorno-b0c45d1e" style="font-size: x-large;">@</a><span style="font-size: large;"> - </span><span style="font-size: x-large;">Il progetto della Cra Beata Vergine è finanziato dall’Arcidiocesi e realizzato con Ausl, Comune, Unibo. </span><span style="font-size: large;">Il cardinale Zuppi: "<span style="color: #ffa400;">Importante costruire realtà che conservano le relazioni e un livello alto di cura</span>".</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWffrT8yK1quo_hxw8JqhXJFuZZtMMXAOxb7fnyTS9P8Urc1J64syYXj4WYcAHHqOYeShXYuxcteZTWjfm4U-w3zjIUXgO6Z82Gx3jx152TbbWsKE2HUeBMu1M-w2uUJZvynBJlyMWx4oS66-BOQYfX9b5S4zX36yL8FTTPypK3fSSIfmRs034UayuhTvP/s1343/solo-di-giorno.webp"><span style="color: #ffa400; font-size: large;"><b><img border="0" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEiWffrT8yK1quo_hxw8JqhXJFuZZtMMXAOxb7fnyTS9P8Urc1J64syYXj4WYcAHHqOYeShXYuxcteZTWjfm4U-w3zjIUXgO6Z82Gx3jx152TbbWsKE2HUeBMu1M-w2uUJZvynBJlyMWx4oS66-BOQYfX9b5S4zX36yL8FTTPypK3fSSIfmRs034UayuhTvP/s320/solo-di-giorno.webp" /></b></span></a></div><div style="text-align: center;"><b><span style="color: #ffa400;">Una residenza per anziani ’aperta’: </span></b></div><div style="text-align: center;"><b><span style="color: #ffa400;">"Ci sono persone che vivono qui. E altre che restano solo di giorno"</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b>Una delle paure che porta gli anziani a nascondere le proprie difficoltà è quella di finire in quelli che una volta venivano grossolanamente chiamati ‘<span style="color: #ffa400;">ricoveri</span>’, oggi denominati Centri residenziali per anziani (</b><i>Cra</i><b>). Nascondendo una fragilità, però, spesso si ottiene l’effetto contrario con il semplice disturbo che si trasforma in qualcosa di più grave fino a minare la loro autosufficienza. Da un paio di anni, precisamente dal 2022 l’Ausl, il Comune e la Cra Beata Vergine delle Grazie insieme all’Alma Mater Studiorum hanno sottoscritto un protocollo di collaborazione per realizzare il progetto "<span style="color: #ffa400;">Cra Aperta</span>", sostenuto grazie a un finanziamento dell’Arcidiocesi di Bologna.</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large; font-weight: bold;">Il progetto, attivato nei quartieri Savena e Santo Stefano, nasce con l’obiettivo di supportare gli anziani, ancora stabilmente residenti nel proprio domicilio, e i loro caregiver attraverso azioni quotidiane concrete, frutto della collaborazione tra enti pubblici, terzo settore e realtà parrocchiali del territorio, in grado di attivare servizi sociali e sanitari, nonché reti di volontariato e di prossimità. "</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large; font-weight: bold;">Anche se lo inauguriamo oggi – spiega il direttore generale dell’Ausl, Paolo Bordon – questo progetto è attivo da due anni. Si tratta di una esperienza molto interessante perché vengono condivise sul territorio degli spazi diversi e delle modalità differenti di operare. La logica è quella di trasformare una struttura per anziani in una casa socio sanitaria della comunità e i risultati ottenuti con le persone che abbiamo già preso in carico ci dicono che questo progetto può essere un modello da esportare in altre zone del nostro territorio</span><span style="font-size: large; font-weight: bold;">". Il vantaggio di questa Cra aperta è che la persona assistita resta nella sua residenza in completa o parziale autonomia. Un risultato non da poco se si considera che gli anziani over 65 anni rappresentano il 25 per cento della popolazione bolognese e una percentuale superiore alla metà, circa il 13 per cento, fa parte di nuclei unipersonali. "</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large; font-weight: bold;">Creare una rete che consenta di gestire la fragilità anche all’interno della propria casa – a parlare è il cardinale Matteo Zuppi – vuol dire cambiare la qualità della vita degli anziani. Noi tutti abbiamo una sola motivazione, quella di curare e l’esperienza ci dice che questa ‘</span><span style="font-size: x-large;"><i>Cra aperta</i></span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large; font-weight: bold;">’ sia il modo migliore essendo quello più economico e quello più efficace. Il numero degli anziani sale sempre di più anche in termini proporzionali, per cui diventa importante costruire realtà come questa che consentano di conservare le relazioni e un livello alto di cura</span><span style="font-size: large; font-weight: bold;">".</span><span style="font-size: x-large; font-weight: bold;"> Nel corso dei primi di due anni di attività il progetto ha consentito di attivare servizi in 32 casi, sebbene le persone anziane sole che hanno potuto beneficiare di una presa in carico continuativa siano state 12.</span></div> Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-6951588415800585522024-02-13T17:51:00.001+01:002024-02-13T17:51:42.081+01:00Pope GREGORY the GREAT social life: Chiesa-Massoneria, dopo il divieto di Papa Frances...<a href="https://soebbcparcel.blogspot.com/2024/02/chiesa-massoneria-dopo-il-divieto-di.html?spref=bl">Pope GREGORY the GREAT social life: Chiesa-Massoneria, dopo il divieto di Papa Frances...</a>: @ - Occhi puntati sul confronto Chiesa-Massoneria organizzato all'ombra del duomo di Milano. L'arcivescovo milanese, Mario Delpini ...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-51863883457460844982024-02-13T10:48:00.000+01:002024-02-13T10:48:04.912+01:00Papa Gregorio Magno: Il Papa e quel «ricordatevi di pregare per me». Ma...<a href="https://popegregorythegreat.blogspot.com/2024/02/il-papa-e-quel-ricordatevi-di-pregare.html?spref=bl">Papa Gregorio Magno: Il Papa e quel «ricordatevi di pregare per me». Ma...</a>: @ - « Ricordatevi di pregare per me ». Questa è la frase che papa Francesco ha ripetuto più spesso nel corso del suo papato. Alla fine di ...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-65188305819279252292024-01-21T12:43:00.001+01:002024-01-21T12:43:49.865+01:00Papa Gregorio Magno: Il cardinale Zen stronca le benedizioni gay ed evo...<a href="https://popegregorythegreat.blogspot.com/2024/01/il-cardinale-zen-stronca-le-benedizioni.html?spref=bl">Papa Gregorio Magno: Il cardinale Zen stronca le benedizioni gay ed evo...</a>: @ - Poco più di un mese dopo la sua pubblicazione, Fiducia supplicans non smette di scuotere la Chiesa. Nonostante il Papa abbia difeso la ...Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-73091662783560182642024-01-20T17:58:00.000+01:002024-01-20T17:58:02.818+01:00«Io, segretaria di un Dicastero vaticano. Di donne la Chiesa ha bisogno»<div style="text-align: justify;"><span style="font-weight: bold;"><span style="font-size: large;"><a href="https://www.msn.com/it-it/notizie/other/io-segretaria-di-un-dicastero-vaticano-di-donne-la-chiesa-ha-bisogno/ar-BB1gZVdX?cvid=f03a12d6057a48749a8e45f105ab76bf&ocid=winp2fptaskbarhover&ei=6">@</a> - <span style="color: #ffa400;">La pace per germogliare e crescere nel mondo ha necessità di una matrice imprescindibile:</span><span style="color: #ffa400;"> </span></span><span style="font-size: large;">un rapporto sano tra uomo e donna. Ne è convinta suor Simona Brambilla, neo-segretaria del Dicastero vaticano per gli istituti di vita consacrata e le società di vita.</span></span></div><b><div style="text-align: center;"><span style="color: #ffa400;"><br /></span></div><div style="text-align: center;"><a href="https://www.msn.com/it-it/notizie/other/io-segretaria-di-un-dicastero-vaticano-di-donne-la-chiesa-ha-bisogno/ar-BB1gZVdX?cvid=f03a12d6057a48749a8e45f105ab76bf&ocid=winp2fptaskbarhover&ei=6&fullscreen=true#image=2"><span style="color: #ffa400;"><img height="267" src="https://img-s-msn-com.akamaized.net/tenant/amp/entityid/BB1gZIVt.img?w=612&h=408&m=6&x=623&y=226&s=46&d=46" width="400" /></span></a></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #ffa400;">«Io, segretaria di un Dicastero vaticano. Di donne la Chiesa ha bisogno»</span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #ffa400;">© Fornito da Avvenire</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">La sua nomina è stata un inedito: la religiosa missionaria della Consolata 58enne è la prima donna a ricoprire tale incarico. Ed è la seconda religiosa a diventare segretaria di un Dicastero vaticano dopo suor Alessandra Smerilli al Dicastero per il servizio dello sviluppo umano integrale.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Suor Brambilla, come vede questa novità? </span><span style="font-size: large;">Crede che si tratti di un riconoscimento al ruolo delle donne nella vita consacrata?</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Credo che questa scelta del Santo Padre trovi la sua collocazione all’interno di un cammino ecclesiale sempre più sinodale, aperto, inclusivo, dialogico, evangelico. Gli interventi di papa Francesco sulla donna sono davvero tanti. Mi ha colpito in particolare la parola del Pontefice nell’omelia del primo gennaio 2024, solennità di Maria Santissima Madre di Dio e Giornata mondiale della pace: “<span style="color: #ffa400;">Di Maria la Chiesa ha bisogno per riscoprire il proprio volto femminile: per assomigliare maggiormente a lei che, donna, Vergine e Madre, ne rappresenta il modello e la figura perfetta; per fare spazio alle donne ed essere generativa attraverso una pastorale fatta di cura e di sollecitudine, di pazienza e di coraggio materno. Ma anche il mondo ha bisogno di guardare alle madri e alle donne per trovare la pace, per uscire dalle spirali della violenza e dell’odio, e tornare ad avere sguardi umani e cuori che vedono. E ogni società ha bisogno di accogliere il dono della donna, di ogni donna: di rispettarla, custodirla, valorizzarla, sapendo che chi ferisce una sola donna profana Dio, nato da donna</span>”. Credo davvero che la pace, per germinare, crescere e maturare nel cuore di ogni persona, fra noi, fra i popoli, nel mondo, nel creato, abbia bisogno della fertilità di un terreno primordiale: il rapporto sano, buono, fiducioso, rispettoso, riverente, tenero e vitale tra uomo e donna. Un po’ come doveva essere all’inizio del tempo, in quel giardino nel quale Dio amava passeggiare alla brezza del giorno, cercando l’uomo e la donna, sua immagine benedetta.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">E dal punto di vista personale come la vive?</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Come una chiamata. Così l’ho sentita fin dal primo istante. Una chiamata che ha scombussolato le prospettive che intravedevo dopo il Capitolo generale di maggio-giugno 2023, concludendo 18 anni di servizio nel governo della mia Congregazione. Una chiamata a continuare a vivere la missione, in modo diverso, per, tra e con i consacrati e le consacrate. Sono arrivata in Dicastero all’inizio di dicembre 2023, avvertendo intensamente il bisogno di imparare da tutti e tutte, di essere aiutata ad entrare in questo nuovo ministero, di essere accompagnata dalla preghiera, dal sostegno e dalla pazienza di tutti e tutte. Ho trovato un ambiente molto accogliente, familiare, benevolo, che mi sta aiutando a compiere i primi passi di questo nuovo cammino.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Crede che la sua nomina possa contribuire a “smaschilizzare” la Chiesa? E le donne che cosa possono fare in tal senso?</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Come il Papa aveva preannunciato il 30 novembre, parlando alla Commissione teologica internazionale sulla necessità di “<span style="color: #ffa400;">smaschilizzare</span>” la Chiesa, il 4 e 5 dicembre si è svolta la riunione del Consiglio dei cardinali, il cui tema principale è stato proprio quello della dimensione femminile della Chiesa. Credo sia questa una riflessione da continuare e ampliare da parte di tutti e tutte, ma anche da tradurre in un’effettiva prassi che passa sicuramente attraverso una maggiore partecipazione delle donne ai vari livelli della vita della Chiesa, ma necessita pure di un approfondimento attento della dimensione femminile della Chiesa e della missione in senso lato: modelli e dinamiche di pensiero, di affetto, di sensibilità, di spiritualità, di azione, di missione che incarnino le due dimensioni vitali del femminile e del maschile e tengano conto dell’interazione necessaria, benefica e benedetta fra esse.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Come missionaria della Consolata lei ha avuto un’esperienza in Mozambico. Che cosa ci fa una missionaria in un Dicastero vaticano?</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Ho avuto il dono di poter godere della bellezza del popolo Macua, nella provincia del Niassa, in Mozambico. La condivisione di vita con loro, pur breve nel tempo, mi ha profondamente trasformata, aprendomi orizzonti inediti sul piano umano, spirituale, missionario. Ho ricevuto tantissimo dalla gente con cui ho vissuto. E ciò che ho ricevuto, lo scambio vitale che per grazia si è realizzato, è inciso nel mio cuore. Quindi lo porto con me in Dicastero, e spero mi aiuterà a coltivare l’ascolto, il rispetto, il dialogo, la gratitudine, e a collaborare umilmente a costruire ponti e non barriere.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">La vita consacrata è da tempo laboratorio di sinodalità. In che modo può aiutare la Chiesa tutta a mettersi in cammino insieme?</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Come si legge nella relazione di sintesi dell’Assemblea del Sinodo, la comunità cristiana guarda con attenzione e gratitudine alle sperimentate pratiche di vita sinodale e di discernimento in comune che le comunità di vita consacrata hanno maturato lungo i secoli. Mi pare fondamentale ascoltare e far conoscere quelle esperienze di sinodalità che nella vita consacrata oggi esistono, si muovono e sono generative magari proprio nella piccolezza, nella semplicità, nel silenzio.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Qual è il suo augurio alla vita consacrata?</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Ci sono due figure bibliche che negli ultimi anni mi hanno accompagnato particolarmente e la cui intensità e bellezza desidererei ricordare a tutti i consacrati e a tutte le consacrate:</span><span style="font-size: x-large;"> Rut, la moabita, e Noemi, sua suocera. Chiedo al Signore su tutti e tutte noi consacrati la benedizione di Rut e Noemi. </span><span style="font-size: x-large;">Possa il nostro cuore essere integro, fedele e amante come il loro. Possano le nostre relazioni, le nostre comunità divenire focolari dove il fuoco di brace dell’intimità con Dio e fra noi ci riscaldi e conforti; possa il nostro cammino di ricerca essere percorso insieme; possano la nostra povertà e la nostra vulnerabilità divenire luogo dell’incontro autentico fra noi e col Signore; possano le nostre mani umilmente spigolare i preziosi semi che Dio ha sparso in ogni cuore, in ogni popolo, in ogni cultura;</span><span style="font-size: x-large;"> possa la nostra vita divenire grembo che genera, dove Dio ami anche oggi incarnarsi per amare, consolare, salvare. <span style="color: #ffa400;">© RIPRODUZIONE RISERVATA Suor Simona Brambilla in Africa, prima di diventare segretaria del Dicastero per gli istituti di vita consacrata</span></span></div></b>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-45316843576183507022023-11-15T14:23:00.002+01:002023-11-15T14:23:49.723+01:00Papa Francesco: la sanità cattolica nelle mani dell'Apsa, il salesiano padre Piccinotti avrà il controllo come presidente<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large; font-weight: bold;"><a href="https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/papa-francesco-la-sanit%C3%A0-cattolica-nelle-mani-dell-apsa-il-salesiano-padre-piccinotti-avr%C3%A0-il-controllo-come-presidente/ar-AA1jXQeg?cvid=7020667f18fd44e7bd4cba5ff656697a&ocid=winp2fptaskbar&ei=19">@ </a>- </span><span style="font-weight: bold;"><span style="font-size: x-large;">Il disegno strategico del Papa sul fronte economico ed amministrativo è sempre più avanzato. Dopo avere rafforzato il dicastero dell'Economia e l'Apsa, rivisto le normative interne, accentrato il controllo delle risorse, ha aggiunto stamattina un ulteriore tassello con la decisione di affidare la guida del settore sanitario al nuovo presidente dell'Apsa (<span style="color: #ffa400;">designato due mesi fa</span>), il salesiano Giordano Piccinotti.</span></span></div><b><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://www.msn.com/it-it/notizie/italia/papa-francesco-la-sanit%C3%A0-cattolica-nelle-mani-dell-apsa-il-salesiano-padre-piccinotti-avr%C3%A0-il-controllo-come-presidente/ar-AA1jXQeg?cvid=7020667f18fd44e7bd4cba5ff656697a&ocid=winp2fptaskbar&ei=19&fullscreen=true#image=2"><img height="220" src="https://img-s-msn-com.akamaized.net/tenant/amp/entityid/AA1jXUY0.img?w=612&h=336&m=6&x=316&y=87&s=109&d=109" width="400" /></a></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-small;">Papa Francesco: la sanità cattolica nelle mani dell'Apsa,</span></div><div style="text-align: center;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-small;"> il salesiano padre Piccinotti avrà il controllo come presidente© - licenza temporanea -</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400;">A lui ora farà capo anche la sanità in qualità di neo presidente del Consiglio di Amministrazione e della Fondazione per la Sanità Cattolica. Se questo salesiano era praticamente sconosciuto in curia fino a un anno fa, oggi padre Piccinotti è una delle figure decisamente più influenti d'Oltretevere.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><a href="https://www.ilmessaggero.it/vaticano/processo_becciu_flick_avvocato_apsa_chiede_danni_palazzo_londra-7661903.html">Processo Londra, Flick (legale Apsa): danni al Papa per 270 milioni da risarcire, era meglio investirli in Btp</a></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Lombardo, divenuto prete nel 2006 con una licenza in teologia, si è fatto le ossa nel campo amministrativo e gestionale dirigendo la potente Fondazione Opera Don Bosco nel mondo e la Fondazione Istituto Elvetico Opera Don Bosco con sede a Lugano. <span style="color: #ffa400;">Inoltre ha maturato esperienza gestionale come membro del consiglio della Stiftung Don Bosco in Der Welt a Schhan, nel Liechtenstein, oltre che tesoriere del Consiglio di amministrazione della ong Vis. In pratica i soldi delle missioni salesiane nel mondo, una rete distribuita ovunque, transitavano dalla sua scrivania.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><a href="https://www.ilmessaggero.it/vaticano/palombella_inchiesta_papa_francesco_coro_sistina_milano_tribunale_vaticano-6201947.html">Vaticano, il maestro rimosso dal coro delle voci bianche della Sistina, Massimo Palombella, riassunto dalla Diocesi di Milano</a></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Papa Francesco sin dall'inizio del suo pontificato ha avuto rapporti ottimi con i Salesiani grazie al suo grande elettore, il cardinale honduregno, Maradiaga che contribuì alla sua elezione nel conclave del 2013. Maradiaga anche se oggi ha ottant'anni ed è in pensione ha mantenuto costanti contatti con Bergoglio che va spesso a trovare a Santa Marta. Francesco ha scelto Piccinotti per sostituire l'arcivescovo Nunzio Galantino quest'anno, quando ha lasciato l'incarico per raggiunti limiti d'età.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><a href="https://www.ilmessaggero.it/primopiano/cronaca/rubata_reliquia_don_bosco_sparita_urna_cervello_santo-2480530.html">Rubata la reliquia di Don Bosco: sparita l'urna con il cervello del santo</a></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">L’Apsa è l’organismo titolare dell’amministrazione e della gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare del Vaticano, destinato a garantire le risorse per mandare avanti la Curia Romana, pari a 6 milioni di euro al mese che servono per pagare gli stipendi degli oltre 4 mila dipendenti.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">La decisione di intervenire nella sanità cattolica (che conta circa 6 mila ospedali nel mondo) e far nascere la Fondazione per la Sanità Cattolica con lo scopo di garantire «<span style="color: #ffa400;">sostegno economico</span>» agli ospedali che finiscono in rosso, risale a due anni fa. Scriveva Papa Francesco: «<span style="color: #ffa400;">Istituisco la Fondazione per la Sanità Cattolica, destinandola, ove ve ne siano le condizioni, ad offrire sostegno economico alle strutture sanitarie della Chiesa</span>»</div></b>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-35125460216820823992023-07-15T09:04:00.002+02:002023-07-15T09:04:56.514+02:00Salesiani, il futuro della Congregazione dopo la porpora al rettor maggiore<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large; font-weight: bold;"><a href="https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-07/salesiani-artime-nuovi-cardinali-futuro-congregazione-lettera.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT">@</a> - </span><span style="font-weight: bold;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Don Ángel Fernández Artime sarà uno dei nuovi cardinali creati nel Concistoro del 30 settembre</span></span><span style="font-size: x-large; font-weight: bold;">:</span><span style="font-weight: bold;"><span style="font-size: x-large;"> una situazione inedita per i salesiani che lo ha indotto a scrivere una lettera per riferire le disposizioni ricevute dal Pontefice: </span></span><span style="font-size: x-large; font-weight: bold;"><span style="color: #ffa400;">per un anno continuerà nelle sue funzioni di rettor maggiore, anche come cardinale, poi rimetterà il mandato nel 2024.</span></span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiyodwAZmoQAuXeTfyX93SUJKLNzF7tjlzXA2-t9F1QealScdA6ORaimpVJaYYndHL6_cioGSitcCS0DqDkrppUt--pySl9MFkdSDXzILRkTM65kcxHFl8yYkrgBgCMrAC2M2g6jkvbrbtTXHyiE0rnz1ebtvhbGEUrwr26__PGFXZwG5NEc4uIF6cDCMnk"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEiyodwAZmoQAuXeTfyX93SUJKLNzF7tjlzXA2-t9F1QealScdA6ORaimpVJaYYndHL6_cioGSitcCS0DqDkrppUt--pySl9MFkdSDXzILRkTM65kcxHFl8yYkrgBgCMrAC2M2g6jkvbrbtTXHyiE0rnz1ebtvhbGEUrwr26__PGFXZwG5NEc4uIF6cDCMnk" /></a></div><div style="font-weight: bold; text-align: center;"><span style="color: #ffa400;">L’attuale vicario Martoglio assumerà le funzioni di superiore generale</span></div><div style="font-weight: bold; text-align: center;"><span style="color: #ffa400;"> in vista del capitolo generale del 2025</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Vatican News</b></span></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Una notizia “<span style="color: #ffa400;">inaspettata</span>”, accolta “<span style="color: #ffa400;">con fede</span>”, come un “<span style="color: #ffa400;">dono che Papa Francesco ci ha fatto come Congregazione salesiana e come Famiglia di Don Bosco</span>”. </span><span style="font-size: x-large;">Con queste parole si apre la lettera che don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore della Congregazione Salesiana, ha voluto inviare a tutti i salesiani a pochi giorni dall’annuncio di Papa Francesco, nell’Angelus del 9 luglio, di averlo inserito tra i 21 nuovi cardinali che creerà nel Concistoro del prossimo 30 settembre. Artime, oltre ad esprimere i suoi sentimenti per questo riconoscimento da parte del Papa, ha voluto condividere quello che sarà il futuro del governo della Congregazione.</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Segno di amore del Papa</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;">Anzitutto, il rettor maggiore sottolinea come questa scelta del Pontefice di concedergli la porpora sia un segno di “<span style="color: #ffa400;">quanto il Papa ci ama</span>”; allo stesso modo “<span style="color: #ffa400;">Papa Francesco sa quanto tutti noi lo amiamo e come lo sosteniamo, per quanto possibile, con la nostra preghiera e il nostro affetto</span>”.</div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">I tempi del servizio</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;">Don Ángel rivela poi che, poco dopo l’annuncio del Concistoro, ha ricevuto una lettera del Papa che lo invitava a un incontro personale per “<span style="color: #ffa400;">concordare i tempi necessari nel mio servizio di rettor maggiore per il bene, soprattutto, della Congregazione</span>”. Questa situazione - sottolinea il sito salesianos.info, che riporta la lettera di Artime - non ha precedenti nella vita della Congregazione. Il superiore generale - rettor maggiore nella terminologia salesiana - viene eletto, spiega il portale, da un capitolo generale che si tiene ogni sei anni, composto da tutti gli ispettori salesiani e dai rappresentanti eletti in ciascuna delle ispettorie, che a loro volta devono tenere un capitolo provinciale. Il mandato dell’attuale rettor maggiore non scadeva prima di 3 anni; tutto il processo dovrà essere, dunque, anticipato.</div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Un Capitolo Generale nel febbraio 2025</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;">Vista la novità di questa situazione, il Papa, nel colloquio avuto con Artime, ha stabilito che lui continuerà a essere rettor maggiore, anche come cardinale, per un anno. Convocherà un capitolo generale per il febbraio 2025, nel quale verrà eletto un nuovo superiore, e quindi presenterà le sue dimissioni dal governo della Congregazione il 31 luglio 2024. Da quel momento, sarà l’attuale vicario del rettor maggiore, l’italiano Stefano Martoglio, ad assumere le funzioni di superiore generale.</div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Intensificare la preghiera</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;">Il futuro poroprato afferma nella lettera che, quando le sue dimissioni diventeranno effettive, assumerà “<span style="color: #ffa400;">il servizio affidatogli dal Santo Padre</span>”. E chiede ai salesiani e alla Famiglia salesiana di intensificare le preghiere per il Papa e per se stesso “<span style="color: #ffa400;">in vista della prospettiva del nuovo servizio nella Chiesa che, come figlio di Don Bosco, accetto per obbedienza, senza averlo cercato o desiderato</span>”.</div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-50119259585899680632023-07-10T19:26:00.001+02:002023-07-10T19:26:29.634+02:00La gioia del mondo salesiano per la porpora al Rettor Maggiore<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large; font-weight: bold;"><a href="https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-07/salesiani-rettor-maggiore-artime-futuri-cardinali-concistoro.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT">@</a> - <span style="color: #ffa400;">All’annuncio del nome di don Ángel Fernández Artime, nominato da Papa Francesco il 9 luglio al termine dell’Angelus nell’elenco dei cardinali che saranno creati nel Concistoro del 30 settembre prossimo, il mondo salesiano ha sussultato di gioia ed emozione: </span>dalle Figlie di Maria Ausiliatrice agli Ex allievi di Don Bosco, dai Cooperatori Salesiani fino ai giovani sui social network</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhriTQZpP2oEHTQPszq8S36MtWLtZYHLOsbUBCiZTGgqUVw5W_ciH2XMZUW-GhYe-MPRA1LyThhOD6P2McEP7z3AtyARO3GW3AKp9yxa6XMkn-DkM3xVD6ag_BmAsOv_i9EjSnt_T9Tb-Y3LE53CSe_Wd3pCBXaQNf8yIZI67IoiFLqtkcY-kKCq_iXBqED"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhriTQZpP2oEHTQPszq8S36MtWLtZYHLOsbUBCiZTGgqUVw5W_ciH2XMZUW-GhYe-MPRA1LyThhOD6P2McEP7z3AtyARO3GW3AKp9yxa6XMkn-DkM3xVD6ag_BmAsOv_i9EjSnt_T9Tb-Y3LE53CSe_Wd3pCBXaQNf8yIZI67IoiFLqtkcY-kKCq_iXBqED" /></a></div><div style="font-weight: bold; text-align: center;">Il rettor maggiore dei Salesiani, Angel Fernandez Artime, tra i futuri nuovi cardinali</div><div style="font-weight: bold; text-align: center;">nel Concistoro del 30 settembre</div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;">È stata una vera scossa di adrenalina per chi delle realtà salesiane del mondo, domenica 9 luglio, stava seguendo l’Angelus di Papa Francesco, sentire il nome di don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, nella lista dei futuri cardinali che saranno creati nel Concistoro del 30 settembre.</div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Gli Ex allievi di Don Bosco: segno di affetto da parte del Papa</span></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Diverse sono state le espressioni di affetto e di sostegno verso il decimo successore di Don Bosco, “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Padre e Centro di Unità</span><span style="font-size: large;">” dei 32 gruppi che compongono le realtà salesiane. Valerio Martorana, consigliere per l’Europa e della Confederazione Mondiale degli Ex allievi di Don Bosco, si è fatto portavoce della “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">grande gioia per tutti gli Ex allievi e le Ex allieve dislocati nel mondo. È stato motivo di gioia, gratitudine ma anche di temporaneo 'smarrimento' perché è la prima volta che un Successore di Don Bosco viene creato cardinale. Noi siamo certi, come Ex allievi, che la Chiesa ha bisogno del profumo di Don Bosco per la sua opera evangelizzatrice in tutto il mondo</span><span style="font-size: large;">”.</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;">Martorana ha poi espresso con Vatican News la convinzione che “<span style="color: #ffa400;">Don Ángel, nostro Padre, Maestro ed Amico, continuerà a lavorare, nella Chiesa universale, con e per i giovani, ed in particolar modo operando per gli ultimi</span>”. E ha sottolineato il significato profondo della porpora quale segno di “<span style="color: #ffa400;">affetto ed attenzione da parte del Santo Padre. Per noi significa sempre ricordarci, come facciamo giornalmente nella preghiera a Don Bosco, di continuare ‘ad amare Gesù sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa’, e continueremo a servire la Chiesa, con spirito e gioia salesiana</span>”.</div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Salesiani Cooperatori: un impegno nella Chiesa di questo tempo</span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;">“<span style="color: #ffa400;">La notizia che il Papa ha annoverato tra i prossimi cardinali anche il nostro amatissimo Rettor Maggiore si è diffusa subito tra i Salesiani Cooperatori di tutto il mondo</span>”, racconta il coordinatore mondiale Antonio Boccia. “<span style="color: #ffa400;">Allo stupore dei primi momenti si è poi aggiunta una gioia immensa personale e di tutta l’Associazione dei Salesiani Cooperatori. Il primo pensiero è andato alle volte in cui i Papi hanno chiesto aiuto a Don Bosco per questioni riguardanti la Chiesa. Oggi Papa Francesco chiede a don Ángel un impegno nella Chiesa di questo tempo. Come Salesiani Cooperatori non faremo mancare il sostegno con la nostra preghiera</span>”.</div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Le Figlie di Maria Ausiliatrice: sostegno e preghiera</b></span></div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;">“Ci uniamo alla gioia di tutta la Famiglia Salesiana e come Figlie di Maria Ausiliatrice assicuriamo la nostra fraterna e intensa preghiera, perché don Ángel possa esprimere nel cuore della Chiesa il cuore di Don Bosco, e portare la Luce ai credenti, soprattutto ai giovani”, è stata invece la reazione immediata della superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, madre Chiara Cazzuola, pubblicata sul sito Cgfmanet.org.</div><div style="font-size: x-large; font-weight: bold; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-weight: bold; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">L’atmosfera di festa riecheggia anche sui social, soprattutto da parte dei più giovani, che fin da subito hanno espresso l’esultanza mutando le immagini di stati e profili e pubblicando post e stories con il suo volto e le foto dei momenti più belli vissuti con il Rettor Maggiore.</span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-43095082347183734442023-06-23T17:28:00.002+02:002023-06-23T17:28:36.284+02:00Kenya – “La chiamata di Maria e la nostra chiamata cristiana”: un Congresso Mariano in programma a Nairobi<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large; font-weight: bold;"><a href="https://www.infoans.org/sezioni/notizie/item/18336-kenya-la-chiamata-di-maria-e-la-nostra-chiamata-cristiana-un-congresso-mariano-in-programma-a-nairobi">@</a> - (ANS – Nairobi) – </span><span style="font-weight: bold;"><span style="font-size: x-large;">I Salesiani di Don Bosco dell’Ispettoria dell’Africa Est (AFE) organizzano dal 28 giugno al 1° luglio 2023 un Congresso Mariano che avrà sede presso il grande Santuario di Maria Ausiliatrice del centro “<span style="color: #ffa400;">Don Bosco Upper Hill</span>”, a Nairobi. Il congresso si svolgerà sul tema “<span style="color: #ffa400;">La chiamata di Maria e la nostra chiamata cristiana</span>” (cfr. Lc 1, 26-40) e servirà ad esprimere la gratitudine verso la Madre di Dio per tutte le grazie concesse in Africa orientale attraverso la presenza salesiana.</span></span></div><b><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi4kPWu04erMoPKXlFx6a47LMmiFVNr9gTPsofnDv2MLKZJbsM2usrLsIrTikru42kbeSngePYDGKv33xq-K-uoAUQWJgBMas_9i2NHHgifJ5k6Rnwjfot3j1OjzRrhHCg5UUggtR6c6NMawdw2_QWM94J_uQgGMHWf6-eBpMggeVfxORhy4ivGKDTfxB5U"><img height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEi4kPWu04erMoPKXlFx6a47LMmiFVNr9gTPsofnDv2MLKZJbsM2usrLsIrTikru42kbeSngePYDGKv33xq-K-uoAUQWJgBMas_9i2NHHgifJ5k6Rnwjfot3j1OjzRrhHCg5UUggtR6c6NMawdw2_QWM94J_uQgGMHWf6-eBpMggeVfxORhy4ivGKDTfxB5U=w400-h267" width="400" /></a></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">I primi missionari Figli di Don Bosco giunsero nell’est dell’Africa nel 1980, provenienti dall’India e dall’Italia. Oggi i salesiani sono aumentati in numero e rilevanza, fino a diventare una presenza significativa in tutta la regione, in grado di fare davvero la differenza nella vita dei giovani, attraverso l’educazione e diverse forme di attività apostoliche. Grazie alla loro presenza, molti giovani bisognosi hanno potuto vedere rispettati i loro diritti e sono riusciti a costruirsi una vita dignitosa.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;"><span style="color: #ffa400;">Dal prossimo settembre l’Ispettoria dell’Africa Est (AFE) che attualmente comprende Kenya, Tanzania, Sudan e Sudan del Sud, sarà divisa in due Ispettorie: quella di AFE, che continuerà ad includere Kenya, Sudan e Sudan del Sud</span>; e la nuova Ispettoria della Tanzania (TZA). </span><span style="font-size: x-large;">Per questo oggi i salesiani di quella parte d’Africa hanno molto da ringraziare il Signore per quanto ha fatto attraverso Maria Ausiliatrice, colei di cui Don Bosco, verso la fine della sua vita, guardando a tutto ciò che aveva realizzato, disse:</span><span style="font-size: large;"> “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Ha fatto tutto Lei</span><span style="font-size: large;">”.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Tutte le celebrazioni previste per il Congresso Mariano si terranno presso il Santuario di Maria Ausiliatrice di Upper Hill, ad eccezione del pellegrinaggio della terza giornata dei lavori, che condurrà i partecipanti al “<span style="color: #ffa400;">Giardino della Resurrezione</span>”. </span><span style="font-size: x-large;">Le iscrizioni al congresso sono attualmente ancora aperte, anche se da tutte le opere salesiane di AFE gruppi di giovani e fedeli hanno già confermato la loro partecipazione all’evento.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">“</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Invitiamo e incoraggiamo tutti i fedeli a partecipare al programma. È gradita l’iscrizione solo dei gruppi. Chi è interessato a partecipare è invitato a registrarsi attraverso la propria parrocchia, e quanti arriveranno da altri Paesi potranno essere ospitati in varie famiglie e istituzioni di Nairobi</span><span style="font-size: large;">” </span><span style="font-size: x-large;">testimonia da Nairobi don Sebastian Koladiyil, SDB, che aggiunge anche come si prevedano circa 1.000 persone partecipanti alle celebrazioni.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">La celebrazione del Congresso Mariano, con inizio mercoledì 28 giugno prossimo, prevede conferenze su vari argomenti da parte di esperti, Lectio Divina, discussioni di gruppo, vari laboratori, il già citato pellegrinaggio, una liturgia penitenziale, l’Eucaristia quotidiana, una “<span style="color: #ffa400;">serenata a Maria</span>” e molto altro ancora.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">“<span style="color: #ffa400;">Sarà anche un’occasione per incontrarsi e confrontarsi con persone di diverse nazionalità dell’Africa orientale e per pregare insieme</span>” prosegue ancora don Koladiyil.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Che poi conclude:</span><span style="font-size: large;"> “<span style="color: #ffa400;">Certamente, questo evento sarà anche un momento straordinario di apprendimento e di avvicinamento alla nostra Beata Madre e un’occasione di vera grazia. Il congresso sarà un’occasione di preghiera, riflessione, formazione alla fede e diffusione della devozione a Maria. Che la Maria Ausiliatrice vegli su tutti</span>”.</span></div></b>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-65664386908237478002023-06-20T16:20:00.002+02:002023-06-20T16:20:52.133+02:00Papa Francesco ristabilito, accoglie (in piedi) il presidente di Cuba Diaz ma fuori partono le proteste<div style="text-align: justify;"><b style="font-size: x-large;"><a href="https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/papa-francesco-ristabilito-accoglie-in-piedi-il-presidente-di-cuba-diaz-ma-fuori-partono-le-proteste/ar-AA1cNaEM?cvid=f8c989c470fa4ae7ed400895d5039abc&ocid=winp2fptaskbarhover&ei=35">@</a> - </b><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Papa Francesco ha ricevuto stamattina il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel. Lo ha accolto dandogli il benvenuto in piedi, appoggiato a un bastone, in una saletta dell'Aula Paolo VI, più facilmente raggiungibile da Santa Marta che non lo studio del Palazzo Apostolico.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: center;"><a href="https://www.msn.com/it-it/notizie/mondo/papa-francesco-ristabilito-accoglie-in-piedi-il-presidente-di-cuba-diaz-ma-fuori-partono-le-proteste/ar-AA1cNaEM?cvid=f8c989c470fa4ae7ed400895d5039abc&ocid=winp2fptaskbarhover&ei=35&fullscreen=true#image=1"><span style="font-size: large;"><b><img height="220" src="https://img-s-msn-com.akamaized.net/tenant/amp/entityid/AA1cMYae.img?w=612&h=336&m=6" width="400" /></b></span></a></div><div style="text-align: center;"><b><span style="color: #ffa400;">Papa Francesco ristabilito, accoglie (in piedi) il presidente di Cuba Diaz </span></b></div><div style="text-align: center;"><b><span style="color: #ffa400;">ma fuori partono le proteste© Ansa</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Hanno parlato per 40 minuti partendo dai rapporti diplomatici tra la Santa Sede e Cuba, evocando anche la storica visita di San Giovanni Paolo II nel 1998, di cui ricorre il venticinquesimo anniversario.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Non sono mancati riferimenti sulla grave situazione del Paese e sul contributo che la Chiesa offre, specialmente nei settori della carità.</span><span style="font-size: large;"> Infine gli argomenti di carattere internazionale ritenuti «</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">di reciproco interesse, rilevando l’importanza di continuare l’impegno per favorire sempre il bene comune</span><span style="font-size: large;">». Al di là dello scarno comunicato il Vaticano non è entrato nel dettaglio </span><span style="font-size: x-large;">ma, considerando il quadro internazionale di particolare gravità</span><span style="font-size: large;">, non è escluso che abbiano parlato </span><span style="font-size: x-large;">della guerra in Ucraina e del bisogno di fare avanzare proposte diplomatiche dopo il fallimento della recente missione dei paesi africani guidati dal presidente Sudafricano</span><span style="font-size: large;">.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><a href="https://www.ilgazzettino.it/mondo/elian_naufrago_cuba_parlamento-7310875.html"><span style="font-size: large;"><b>Migranti, Elian Gonzales: il piccolo naufrago adesso è parlamentare. Fu conteso tra Cuba e Usa</b></span></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b>Díaz-Canel, accompagnato dalla moglie Lis Cuesta Peraza, è arrivato di mattina presto. Francesco gli ha donato un'opera d'arte in bronzo raffigurante una colomba che porta un ramo d'ulivo, con l'iscrizione "<span style="color: #ffa400;">Siate messaggeri di pace</span>", oltre al Messaggio per la pace di quest'anno, al documento sulla fraternità umana e al libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020. Da parte sua, Díaz-Canel ha regalato al Papa una scultura in argento, bronzo e legno intitolata "<span style="color: #ffa400;">El Lector</span>" e due volumi di poeti cubani.</b></span></div><div style="text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><a href="https://www.ilgazzettino.it/spettacoli/cinema/orizzonti_italia_cuba_evento_ponte_raccontare_cinema_rilanciare_industria_cinematografica_paesi-6680552.html"><span style="font-size: large;"><b>Orizzonti Italia-Cuba, un “ponte” per rilanciare l'industria cinematografica</b></span></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Mentre il presidente cubano era impegnato con il Papa, appena fuori dal Vaticano, nei pressi di Castel Sant'Angelo, un drappello di esuli cubani protestava per la situazione umanitaria sull'isola. Avvolti nella bandiera cubana e al ritmo di musica caraibica gli oppositori del regime comunista hanno gridato slogan contro la repressione politica, l'esilio forzato e persino la legittimazione del governo di Díaz-Canel da parte del Vaticano</span><span style="font-size: large;">.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><a href="https://www.ilgazzettino.it/speciali/quieuropa/ue_preoccupa_repressione_a_cuba_autorita_rispettino_diritti-6199751.html"><span style="font-size: large;"><b>Ue, preoccupa repressione a Cuba, autorità rispettino diritti</b></span></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b>E' il terzo leader cubano a recarsi in Vaticano dai tempi della Rivoluzione cubana nel 1959: Fidel Castro e suo fratello Raúl sono stati ricevuti nel 1996 (</b><i>da Giovanni Paolo II</i><b>) e nel 2015.</b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><a href="https://www.ilgazzettino.it/video/adnkronos/cuba_figlia_guevara_usa_biden_stringono_cappio_economico_cina_coerente_ci_aiuta-6026329.html"><span style="font-size: large;"><b>Cuba, figlia Che Guevara:</b></span></a></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><b><br /></b></span></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Secondo l'Indice della libertà economica 2020, Cuba è uno dei Paesi meno liberi economicamente al mondo. Il governo cubano è alle prese con povertà, inflazione alle stelle e crescenti disordini sociali. Nel pieno della pandemia, nel settembre del 2021, per cercare di dare una svolta all’economia, dopo anni di attese il governo aveva approvato le leggi che autorizzavano l'attività delle Piccole e medie imprese private e statali.</span> <span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Un passo in avanti nell'ambito del piano di riforme economiche del Paese socialista, in cui predomina l'impresa pubblica. Cuba da tempo sta accelerando le sue riforme, specie dopo la profonda crisi dovuta al Covid che ha colpito il settore del turismo, motore della sua economia. Una crisi accentuata dall'embargo economico degli Stati Uniti inasprito dai governi di Donald Trump e Joe Biden.</span></b></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-11050735509514317612023-06-02T23:08:00.001+02:002023-06-02T23:08:54.200+02:00Disabilità, il cardinale Zuppi: non dobbiamo lasciare solo nessuno<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><a href="https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2023-06/disabilita-zuppi-locatelli-chiesa-istituzioni-welfare-cei.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT">@ </a>-</span><b><span style="font-size: large;"> </span><span style="font-size: x-large;">l presidente della CEI ha preso parte oggi a Roma con il ministro italiano per le Disabilità, Alessandra Locatelli, a una tavola rotonda nell’ambito del secondo convegno nazionale</span></b><b><span style="font-size: large;"> “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Noi, non loro. Il progetto di vita</span><span style="font-size: large;">” voluto dal Servizio per la pastorale delle persone con disabilità della CEI. "</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Chiesa e istituzioni devono collaborare per offrire ai più fragili un progetto di vita stabile e attento alle diversità</span><span style="font-size: large;">", dice il porporato. Locatelli: tutti devono sentirsi responsabili</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Tiziana Campisi – Città del Vaticano</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: large;">Occorre partire da un “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">noi</span><span style="font-size: large;">”: su questo Chiesa e istituzioni sono d’accordo, le persone con disabilità devono essere integrate nella quotidianità di tutti, occorre elaborare un progetto di vita che non porti a distinguerle, a differenziarle, ma ad inserirle pienamente nella società. E poi Chiesa è Stato devono collaborare. Lo hanno ribadito il cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, e il ministro per le Disabilità, Alessandra Locatelli che questa mattina si sono confrontati alla tavola rotonda del secondo convegno nazionale “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Noi, non loro. Il progetto di vita</span><span style="font-size: large;">”, iniziato ieri a Roma e che si concluderà domani, organizzato dal Servizio per la pastorale delle persone con disabilità della CEI. L’evento si è svolto alla Fondazione Santa Lucia, struttura ospedaliera che si dedica alla neuroriabilitazione e alla ricerca nelle neuroscienze; una scelta non casuale, ha affermato suor Veronica Donatello, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale delle persone con disabilità, per evidenziare che vanno prese in considerazione “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">tutte le disabilità, sia quelle congenite che quelle acquisite, a seguito di incidenti o malattie</span><span style="font-size: large;">”, come quelle trattate dal centro di eccellenza. A moderare l’incontro, al quale hanno preso parte 300 delegati di diocesi, associazioni, movimenti e congregazioni religiose, insieme ai rappresentanti di 6 conferenze episcopali estere, il vicedirettore editoriale dei media vaticani Alessandro Gisotti che ha definito il confronto fra il cardinale Zuppi e il ministro Locatelli un segno di attenzione e disponibilità per una nuova cultura di inclusività e di appartenenza alla comunità delle persone con disabilità, richiamando quel “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">siamo sulla stessa barca, nessuno si salva da solo</span><span style="font-size: large;">” che Papa Francesco, durante la pandemia, ha pronunciato per indicare la necessità di “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">superare la distinzione tra un ‘noi’ e un ‘loro</span><span style="font-size: large;">”.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Essere un “noi” è responsabilità di tutti</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: large;">Questo essere “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">noi e non loro</span><span style="font-size: large;">”, significa avere attenzione, cura per i disabili, che non vanno dimenticati, ha evidenziato il ministro per le Disabilità, aggiungendo che per un loro progetto di vita istituzioni, terzo settore e cittadini devono unire le forze. E deve trattarsi di un progetto che non sia temporaneo, ha rimarcato il presidente della CEI, che offra sicurezze e certezze e che tenga conto anche delle diversità, di ciò che serve a ciascuno e “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">che aiuti anche il noi, che aiuti a pensare insieme, che inserisca l’individuo nella comunità, un noi che vuol dire tutti</span><span style="font-size: large;">”, insomma. Ma come arrivare ad un welfare comunitario e come sostenere progetti che si adattino anche alle singole necessità, e alle diverse esigenze dei disabili, e che generino nuove forme di prossimità e di sostegno? Per il ministro Locatelli il “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">noi</span><span style="font-size: large;">” implica una grande responsabilità, da parte di tutti. Questo significa che la comunità deve farsi carico di quel “loro” che va integrato e deve prendere coscienza che le barriere vanno eliminate. Un progetto di vita per i disabili richiede “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">attenzione e responsabilità</span><span style="font-size: large;">”, ha insistito Locatelli, che ha parlato anche di un “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">noi</span><span style="font-size: large;">” che includa terzo settore e istituzioni. Occorre avvicinare terzo settore, associazioni e tante altre piccole realtà alle istituzioni, ha rilevato, perché insieme si possa “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">andare nella stessa direzione, nel welfare comunitario</span><span style="font-size: large;">”. “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Associazioni grandi e piccole fanno un lavoro straordinario - ha osservato - soprattutto nelle realtà locali, occorre allora che le istituzioni vi si avvicinino e dialoghino e facciano qualcosa insieme</span><span style="font-size: large;">”.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Chiesa e istituzioni collaborino per una società più inclusiva</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Quanto alla Chiesa, il cardinale Zuppi ha riconosciuto lentezze e difficoltà nell’attenzione concreta per le persone fragili, non sempre, infatti nelle parrocchie e nelle diocesi si riescono a promuovere pratiche ed esperienze inclusive o che diano capacità alle persone con disabilità di essere protagoniste. </span><span style="font-size: large;">“</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Abbiamo molto da fare, c’è tanto da fare - ha dichiarato il porporato - è materia nostra</span><span style="font-size: large;">”. Perché per la Chiesa, ha proseguito, “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">il noi è costitutivo, non opzionale</span><span style="font-size: large;">”. Noi significa famiglia, fraternità, “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">non dobbiamo lasciare solo nessuno</span><span style="font-size: large;">”. E allora, per prima cosa occorre “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">darsi da fare, aiutarsi</span><span style="font-size: large;">” ed essere forti, ha continuato il cardinale Zuppi che tra le esperienze positive cha avvicinano al mondo della disabilità ha menzionato gli incontri con le famiglie nell’ambito del cammino sinodale che la Chiesa sta compiendo, “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">incontri belli, anche sofferenti, in cui sono venute fuori le difficoltà</span><span style="font-size: large;">” dei genitori che hanno figli disabili e le barriere che incontrano. Anche il porporato ha sottolineato l’importanza delle piccole realtà che ogni giorno si impegnano per i più fragili e che permettono di capire che, ad esempio, fare case famiglie e luoghi di un “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">noi</span><span style="font-size: large;">” non richiede poi chissà quali capacità. Gli strumenti e le specificità sono indispensabili, ha detto ancora il porporato, “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">ma non si può scaricare tutto solo a chi ha gli strumenti</span><span style="font-size: large;">”, perché “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">tutti quanti siamo una comunità</span><span style="font-size: large;">”. Infine il ministro Locatelli ha indicato la necessità di un cambio di prospettiva da parte della Chiesa e delle istituzioni perché ogni persona venga valorizzata, “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">in ogni occasione</span><span style="font-size: large;">”. È necessario “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">dare attenzioni e gesti di cura</span><span style="font-size: large;">” e far sì che tutto questo si trasformi in responsabilità. Per il cardinale Zuppi, altro elemento importante nell’impegno verso le persone con disabilità è il valore aggiunto dell’esperienza umanitaria, della sapienza, dell’intelligenza e della cultura, “</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">che la Chiesa contiene e trasmette</span><span style="font-size: large;">”. “Le fragilità e le strutture non vanno molto d’accordo”, ha concluso il presidente della CEI, per questo occorre facilitare, avere attenzione, dialogare e crescere, solo così si può dar vita a progetti concreti e duraturi.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>LEGGI ANCHE</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><a href="https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2023-06/noi-non-loro-disabilita-comunita.html"><img height="113" src="https://www.vaticannews.va/content/dam/vaticannews/multimedia/2021/05/27/AdobeStock_221619558.jpeg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg" width="200" /></a><a href="https://www.vaticannews.va/it/chiesa/news/2023-06/noi-non-loro-disabilita-comunita.html">"Noi, non loro": il progetto di vita che rende le persone con disabilità protagoniste</a></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><a href="https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-06/accogliere-senza-barriere-suor-donatello-convegno-nazionale.html"><img height="113" src="https://www.vaticannews.va/content/dam/vaticannews/multimedia/2020/06/26/LFO_8127_bassaaem.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.500.281.jpeg" width="200" /></a><a href="https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-06/accogliere-senza-barriere-suor-donatello-convegno-nazionale.html">Accogliere senza barriere</a></b></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-30083809189227855572023-05-06T19:18:00.000+02:002023-05-06T19:18:06.259+02:00Teologi e sinodalità, alla Gregoriana confronto in libertà nella fiducia reciproca<div style="text-align: justify;"><a href="https://www.vaticannews.va/it/vaticano/news/2023-05/congresso-teologia-sinodo-universita-gregoriana-roma-intervista.html?utm_source=newsletter&utm_medium=email&utm_campaign=NewsletterVN-IT" style="font-size: x-large;">@</a><span style="font-size: large;"> - </span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Il processo sinodale coinvolge tutta la Chiesa e anche gli studiosi si sentono chiamati ad un'esperienza di rinnovamento. Per questo, teologi provenienti da diverse regioni del mondo si sono riuniti nei giorni scorsi alla Pontificia Università Gregoriana, in occasione del Congresso promosso dall'Ateneo insieme alla Segreteria generale del Sinodo. Il decano della Facoltà di Teologia padre Renczes racconta ciò che si è vissuto nelle tre giornate di studio.</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEicvePOcCepztHBsDDMLKgnLYnAHCtCou0zXs3fZlGNnacG5dtnBSAve-zIwwkuxoSJ8Y4lMxA-yDWuCYsiy10dQCtpRdl1Vr8axPwsPashsm78Se53DU5_v7s_0T-dvqAiRLL6ZBeOFBbNokM1w4kEuDNn8x-5cRf4CnGxmbHAHPlLfMbSP-0oH0ol4Q"><img src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEicvePOcCepztHBsDDMLKgnLYnAHCtCou0zXs3fZlGNnacG5dtnBSAve-zIwwkuxoSJ8Y4lMxA-yDWuCYsiy10dQCtpRdl1Vr8axPwsPashsm78Se53DU5_v7s_0T-dvqAiRLL6ZBeOFBbNokM1w4kEuDNn8x-5cRf4CnGxmbHAHPlLfMbSP-0oH0ol4Q" /></a></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;">Il Sinodo non è un evento, ma è un processo: Papa Francesco lo ha ricordato più volte per sottolineare che quello che la Chiesa sta vivendo non è destinato a finire nel 2024, quando in Vaticano si terrà la seconda Assemblea ordinaria dei vescovi, ma è l'avvio di un rinnovamento della vita e delle strutture ecclesiali in senso sinodale e cioè nella direzione del "</span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>camminare insieme</b></span><span style="font-size: large;">" di tutto il Popolo di Dio. "</span><b style="font-size: x-large;"><span style="color: #ffa400;">Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione e missione</span></b><span style="font-size: large;">", il titolo di questo Sinodo al cui centro è l'ascolto dello Spirito Santo. È lui il vero protagonista capace di indicare alla Chiesa il cammino da compiere per continuare a portare il Vangelo dovunque e per incarnare "</span><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">lo spirito di Dio</span></b><span style="font-size: large;">". "<b><span style="color: #ffa400;">Ascoltate lo Spirito Santo ascoltandovi</span></b>", ha detto ancora Francesco.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Le sfide poste alla teologia dal Sinodo</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Anche la teologia si sente chiamata a partecipare a questo processo di rinnovamento e di ascolto, e così per riflettere su teologia e sinodalità alla luce delle esperienze sinodali vissute fin qui dalle Chiese in tutti i continenti, la Pontificia Università Gregoriana ha promosso a fine aprile, in collaborazione con la Segreteria generale del Sinodo dei Vescovi, un Congresso internazionale con interventi di studiosi e testimonianze provenienti da Africa, Asia, America Latina, Australia e Germania. Nell'intervento di apertura, il cardinale Mario Grech, segretario generale della Segreteria del Sinodo, aveva presentato le questioni teologiche principali emerse dai lavori sinodali: il protagonismo dello Spirito Santo; il rapporto tra Popolo di Dio, pastori e vescovo di Roma; il recupero del sacerdozio comune dei fedeli; il rapporto tra Chiese particolari e Chiesa universale.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Renczes: una risposta dei teologi alla chiamata alla sinodalità</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Il gesuita tedesco padre Philipp Gabriel Renczes, decano della Facoltà di Teologia della Gregoriana, racconta ai microfoni di Vatican News, le riflessioni e le prospettive emerse dalle giornate di studio:</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Padre Renczes, il Congresso intendeva esplorare le condizioni perché la teologia possa chiarire a se stessa la propria vocazione alla sinodalità, per identificare percorsi di rinnovamento e porre le basi per l’attuazione di un metodo sinodale in teologia. In parole semplici, ci dice da quali esigenze siete partiti nell’ideare il programma delle tre giornate?</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">In realtà c'erano da parte nostra due esigenze che andavano esplorate. La prima: se c'è questa chiamata dell'intera Chiesa alla sinodalità, noi come Facoltà di Teologia non possiamo restarne fuori. Allora, in risposta a questa chiamata, vogliamo anche noi entrare in questo processo della sinodalità. La seconda esigenza era questa: abbiamo visto che nella Chiesa ci sono vari processi sinodali in corso a livello regionale, e non sempre si conoscono a sufficienza così, come Facoltà Pontificia internazionale a Roma, noi possiamo creare qui una piattaforma, come un momento di incontro e di scambio tra varie esperienze e anche visioni della sinodalità che possano almeno contribuire a comprenderci meglio gli uni gli altri.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Che cosa si intende quando si parla di vocazione della teologia alla sinodalità?</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Parlando di vocazione, qui si esprime che la sinodalità non è semplicemente qualcosa che è fatta tra noi uomini, perché non è una questione semplicemente di miglioramento a livello orizzontale e sociale tra di noi, nella Chiesa. Ma la sinodalità corrisponde in ultima analisi, a questo dono di Dio, di Dio come comunione di Padre, Figlio e Spirito Santo, che ci rende partecipi in qualche modo del suo proprio modo di essere, di vivere. E allora, questo invito alla partecipazione diventa la nostra vocazione, la nostra chiamata. Dunque è un dono ricevuto da Dio e a noi viene data questa vocazione alla sinodalità in quanto appartenenti a questa comunità di teologi che condividono e si confrontano gli uni con gli altri.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Nel presentare il Congresso lei ha affermato che “<b><span style="color: #ffa400;">la sinodalità e la teologia hanno molto in comune</span></b>” per questo è importante che s’incontrino. Ci può spiegare qual è il rapporto tra loro? E se hanno molto in comune, in che modo interpretare il titolo: "<b><span style="color: #ffa400;">La teologia alla prova della sinodalità</span></b>", che dà l’idea di una sfida?</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Penso che tutti percepiamo il percorso sinodale senz'altro non solo come una sfida ma come un'opportunità che però ci interroga, un'opportunità che porta con sè anche forse degli aspetti sconosciuti, dunque anche dei rischi. E si sa che ci sono tensioni per quanto riguarda l'accoglienza di questa sinodalità e questo si è già visto durante questi anni. Cosa c'è in comune? Partiamo da un dato molto semplice e cioè che tutte due, teologia e sinodalità, sono parole grosse, parole potremmo dire di un certo contenuto astratto, dunque suscettibili a interpretazioni varie e divergenti. Perché bisogna dire che non c'è la teologia, non c'è una teologia, ci sono varie teologie nel mondo e così non c'è la sinodalità, ma ci sono tanti modo di capire questa sinodalità. Quindi sono contenuti aperti ad essere realizzati in in varie modalità. Un'altra cosa che hanno in comune è che entrambe, teologia e sinodalità, richiedono anche una presa di consapevolezza perché non è così semplice dire: adesso vogliamo avere una Chiesa sinodale allora cominciamo... ci ci vuole proprio qualcuno che ci spieghi che cosa sia. E questo in gran parte lo ha fatto il Papa e lo fa la Segreteria generale del Sinodo però ci vogliono poi approfondimenti e anche approfondimenti personalizzati per cercare di comprendere meglio e anche applicare alla nostra propria situazione. Questo è il nostro pane quotidiano nella nostra Facoltà e nel processo sinodale questo riguarda la Chiesa in tutto il mondo che deve capire in se stessa e far capire a tutti i fedeli cosa vuol dire questa sinodalità.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><img height="225" src="https://www.vaticannews.va/content/dam/vaticannews/multimedia/2023/05/02/Congresso-teologia-e-sinodalitaA-alla-GregorianaAEM.jpg/_jcr_content/renditions/cq5dam.thumbnail.cropped.750.422.jpeg" width="400" /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Alcuni relatori al Congresso. Prima a sinistra suor Nathalie Becquart, sottosegretario del Sinodo</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Ecco, mi sembra di cogliere come un movimento l'una verso l'altra, cioè la teologia può aiutare la Chiesa a diventare più sinodale, ma anche la vita delle comunità cristiane può aiutare la teologia...</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Secondo me lei ha detto benissimo, è proprio così, e per riprendere qualcosa che lei aveva detto prima: la teologia alla prova della sinodalità. Qui c'è innanzitutto la sinodalità come una grazia nella Chiesa, e una grazia ci viene data dall'alto non è qualcosa che produciamo in noi, non è il frutto di una nostra riflessione, è un dono che viene adesso, soprattutto tramite Papa Francesco, alla Chiesa. E noi allora accogliamo innanzitutto questo dono che diventa anche un un compito e una responsabilità e così l'abbiamo inteso quando abbiamo detto "<span style="color: #ffa400;"><b>alla prova delle sinodalità</b></span>", perché noi non possiamo rimanere indifferenti o chiusi su noi stessi, ma la sinodalità ci chiama a muoverci. In questo senso c'è qualcosa di asimmetrico in questa relazione adesso, non è che la teologia dà tanto alla sinodalità quanto la sinodalità, che ci viene offerta, noi la riceviamo in quanto teologi. Tuttavia - e adesso arrivo a qualcosa che è emerso proprio in questo Congresso e che era anche qualcosa che speravo e che si è proprio verificato - e cioè il carattere dell'ospitalità, cioè la capacità di accogliere, il saper ricevere bene questo dono della sinodalità che forse può essere un contributo della teologia. Mi spiego: ordinariamente chi è chiamato a entrare nel processo sinodale lo fa subito assumendo una responsabilità, un ruolo cioè voler lavorare affinché la Chiesa diventi più sinodale, una Chiesa dell'ascolto, una Chiesa di maggiore comunione e partecipazione. E questo a volte penso che forse potrebbe impedire che questo processo sinodale si svolga anche con una certa serenità, in modo disteso, perché c'è sempre dietro una certa agenda, potremmo dire, politico ecclesiale. E invece la teologia, in un certo senso, è un ambito se vogliamo più libero, uno spazio che comunque è meno associato a un ruolo determinato da svolgere in un senso proprio politico ecclesiale e questo può aiutare molto per sviluppare un pensiero meno funzionale, meno indirizzato ad arrivare a determinati obiettivi. E qualcosa di questo è venuto fuori durante questo convegno: i vari relatori, molti di loro coinvolti a livello diocesano o delle Chiese nazionali nel processo sinodale, qui si sono trovati in una situazione di maggiore libertà così da entrare in un dialogo più libero.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Può dirci qualcosa di quanto si è vissuto al Congresso?</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Sicuramente c'è stata la condivisione di esperienze dei vari processi sinodali in diversi posti del mondo, mi riferisco in modo particolare all'Assemblea continentale in Australia, oppure il cammino sinodale in Germania. Queste due esperienze che non erano così conosciute hanno creato effettivamente un allargamento di orizzonte per tutti. E questa condivisione è stata fatta in un clima molto tranquillo, senza il bisogno di una sorta di autodifesa.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Che prospettive vi siete dati? Quale compito per il futuro?</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Proprio alla fine del Congresso, nel saluto di chiusura io ho detto ai partecipanti: sarebbe un peccato se questo incontro rimanesse un episodio unico, che cosa potremmo pensare per un seguito, per una certa continuità? Perchè penso che alla fine rinnovare questi incontri tra noi sarebbe un contributo per un accrescimento di fiducia reciproca, perché tra noi non ci conosciamo a sufficienza, perchè noi portiamo diverse interpretazioni e visioni della sinodalità ma per potercele comunicare gli uni con gli altri bisogna veramente creare questo clima di fiducia. E per fare questo ci vuole tempo e ci vogliono più momenti come quello che abbiamo vissuto. Questo della fiducia sarà per me un elemento fondamentale della sinodalità. È con la fiducia reciproca del Popolo di Dio che noi effettivamente possiamo camminare insieme, ma anche camminare in comunione, con lo Spirito Santo, per trovare la meta che è Gesù Cristo.</div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-3615364784531014182023-03-12T17:54:00.001+01:002023-03-12T17:54:10.687+01:00Telemedicina, ecco i vantaggi dell’assistenza sanitaria da remoto tramite le nuove tecnologie<div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;"><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2023/03/12/telemedicina-ecco-i-vantaggi-dellassistenza-sanitaria-da-remoto-tramite-le-nuove-tecnologie/7081505/">@</a> - <b><span style="color: #ffa400;">Mai fu più manifesto il disagio subito dalla nostra società – e in special modo il completo disarmo dell’efficienza sanitaria – dinanzi al drammatico quadro della pandemia mondiale Covid-19. Un’assistenza sanitaria, ben basata e proiettata al contatto stretto e diretto con il paziente, ha dovuto serrare le porte davanti a sé; quelle stesse porte che hanno delineato il lungo periodo di lockdown vissuto da tutti noi.</span></b></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: large;"><br /></span><span style="font-size: x-large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUWgS1BDx0j_EygOEN1KcVYJJqPoQCIni23itIwuhpH-quRdQ0Jotg5CQl7-jjjyOgMJzliUVMBrq0oLYo4waP5AJaJj1gPxPFEDu0Hp4hl558zD4f3XA_ysh0pMg_1e_3wKcqz60ux-mB6Yz5gMIqxTv1vznuE9pgC4hUiB9OWp0ZGgkJQt1rt0iWRQ/s643/Immagine1.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" data-original-height="337" data-original-width="643" height="168" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/b/R29vZ2xl/AVvXsEhUWgS1BDx0j_EygOEN1KcVYJJqPoQCIni23itIwuhpH-quRdQ0Jotg5CQl7-jjjyOgMJzliUVMBrq0oLYo4waP5AJaJj1gPxPFEDu0Hp4hl558zD4f3XA_ysh0pMg_1e_3wKcqz60ux-mB6Yz5gMIqxTv1vznuE9pgC4hUiB9OWp0ZGgkJQt1rt0iWRQ/s320/Immagine1.jpg" width="320" /></a></div></span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;"><br /></div></div></span><b><span style="font-size: x-large;">Un’antitesi se ci soffermassimo a riflettere; proprio nel momento di maggior bisogno dell’assistenza medica e di strutture sanitarie efficienti, è stato necessario limitare l’accesso agli ospedali e imporre drastiche riduzioni delle consulenze e visite mediche. Per non parlare poi del basso profilo che ha assunto la prevenzione sanitaria in questo triste scenario. Conseguenza di ciò è stato accantonare ed emarginare quei “piccoli problemi” che, a fronte della situazione circostante, non erano meritevoli di attenzioni, causando un danno biologico a molti pazienti e successivamente economico al sistema sanitario.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Da anni, infatti, nel panorama scientifico si bisbiglia e rumoreggia nei riguardi della Telemedicina, a toni pacati e moderati, questo perché siamo abituati a dare risonanza sulla base dell’applicabilità che ne deriva. “C’è vero progresso solo quando i vantaggi di una nuova tecnologia diventano per tutti” ci insegna Henry Ford. La pandemia mondiale ha acceso i microfoni per dar voce alla necessità della telemedicina in un mondo sempre più veloce e mutevole. Lo sostiene il decreto del commissario ad Acta del 20 luglio 2020 della Regione Lazio, per l’attivazione dei servizi di telemedicina in ambito specialistico e territoriale.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Ma nello specifico, cos’è la telemedicina?</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">La telemedicina è definita dal Ministero della Salute come “<b>una modalità di erogazione di servizi di assistenza sanitaria tramite il ricorso a tecnologie innovative, in particolare alle Information and Communication Technologies (ICTs)</b>”. È un concetto che ha la forza di plasmarsi nelle più disparate forme ed applicazioni, bypassando i limiti fisici imposti dalla nostra quotidianità, soprattutto dei periodi critici pandemici.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>La chiamiamo “televisita”, “teleassistenza”, “teleconsulto”: questo potente prefisso “tele-” ci permette di costruire una rete di connessione tra l’ente competente della salute e il paziente.</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Delle diverse metamorfosi con cui si applica la telemedicina, al Policlinico Universitario Tor Vergata di Roma ha acquisito considerevole valenza il telemonitoraggio dei pazienti da remoto, affermandosi come uno dei primi centri ad usufruire di tale sofisticata tecnologia. In special modo, impieghiamo le risorse della telemedicina applicate al telemonitoraggio post-operatorio di ricostruzioni e trapianti autologhi; interventi di chirurgia plastica e microchirurgia ricostruttiva che necessitano, specialmente nelle prime ore dopo l’intervento, di una peculiare e serrata attenzione da parte del personale sanitario.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">La telemedicina ci ha permesso, inoltre, per mezzo di dispositivi sanitari indossabili, classificati come Internet of medical things (IoMT), di monitorare efficacemente e in tempo reale i parametri vitali del paziente e la vitalità dei tessuti trapiantati; essendo così in grado di intervenire tempestivamente in caso si riscontrassero alterazioni o complicanze indesiderate.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Il monitoraggio include la valutazione di parametri vitali come: temperatura corporea, pressione arteriosa, saturazione del sangue e frequenza cardiaca; e parametri che ci consentono di prevedere il rischio trombotico, venoso o arterioso, che può compromettere la vitalità del trapianto stesso. Il nostro obiettivo è quello di implementare parametri sempre più sofisticati e dettagliati, congeniali alle nostre applicazioni, affinché questo ci consenta di garantire una sempre maggiore sicurezza dei nostri pazienti, utilizzando mezzi che riducano e ottimizzino l’impiego delle risorse umane.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Non lontano da noi, i colleghi del reparto di chirurgia Toracica dell’IRCCS Humanitas di Milano hanno confermato i vantaggi assistenziali, terapeutici ed economici della loro applicazione della telemedicina, attraverso un recente studio pubblicato sulla rivista scientifica Cancer, relativo al management post-operatorio di lobectomia polmonare robotica.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">La telemedicina si presenta, quindi, come una risorsa che si proietta al futuro, in continua evoluzione e in grado di tramutarsi a seconda delle necessità della realtà medico-scientifica. Incoraggiando l’abbattimento di barriere geografiche e temporali, permettendo la creazione di reti di comunicazione tra professionisti e promuovendo la diagnosi multidisciplinare, nonché l’efficienza assistenziale.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">La Goldman Sachs Society, come ci comunica Forbes in un articolo dell’aprile 2022, ci fornisce, in aggiunta a quanto detto, una stima importante: “<span style="color: #ffa400;">le organizzazioni sanitarie risparmiano annualmente 300 milioni di dollari, monitorando i pazienti da remoto</span>”. Seguendo questo esempio, non possiamo far altro che lasciarci traghettare nelle infinite opportunità di questo nuovo tele-mondo.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Leggi Anche</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><ul><li><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2019/02/02/telemedicina-tra-confusione-e-ritardi-fascicolo-elettronico-in-14-regioni-e-l80-dei-referti-viene-ritirato-di-persona/4893076/">Telemedicina tra confusione e ritardi. Fascicolo elettronico? In 14 regioni. E l’80% dei referti viene ritirato di persona</a></li><li><a href="https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/11/15/telemedicina-ecco-come-si-puo-ridurre-lafflusso-negli-ospedali-monitorando-i-pazienti-online-app-e-sistemi-esistono-servono-fondi/5979846/">Telemedicina, ecco come si può ridurre l’afflusso negli ospedali monitorando i pazienti online. App e sistemi esistono, servono fondi</a></li></ul></div> Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-25687791659049350232023-02-27T14:42:00.002+01:002023-02-27T14:42:47.139+01:00"PER I GIOVANI": Bonus prima casa under 36: le agevolazioni e le novità per il 2023<div style="text-align: justify;"><b><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#at_medium=email&at_emailtype=retention&at_campaign=1059&at_creation=news_daily_20230227&at_send_date=20230227&at_link=m-8-leer-mas-node-172629&at_recipient_id=38010865482&at_recipient_list=3&utm_medium=email&utm_campaign=1059&utm_term=m-8-leer-mas-node-172629" style="font-size: x-large;">@</a><span style="font-size: large;"> - </span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Scopriamo insieme tutto quello che c'è da sapere sul Bonus prima casa under 36:</span></b></div><b><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhaSlU2Btgyr7B1r_2TwWyhMWzyrGV6D--iyy5HbLs7FKC4x03KBrQTwJNCaxqE3TdGedzXSZaZxsGn4Ox-SWx1BX5mPraAKOiB7agKzfUaWfhFAF-XhcxZNcJ09DK_2bjQbbizPMDRka_tFj-gxZXwibMSqYK_cYrjjoDGsmcn_8dZyyqQnY-i6lH7EA"><img height="209" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhaSlU2Btgyr7B1r_2TwWyhMWzyrGV6D--iyy5HbLs7FKC4x03KBrQTwJNCaxqE3TdGedzXSZaZxsGn4Ox-SWx1BX5mPraAKOiB7agKzfUaWfhFAF-XhcxZNcJ09DK_2bjQbbizPMDRka_tFj-gxZXwibMSqYK_cYrjjoDGsmcn_8dZyyqQnY-i6lH7EA=w400-h209" width="400" /></a></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Il Bonus prima casa rivolto agli under 36 include delle agevolazioni fiscali che hanno l’obiettivo di incentivare i giovani, single o in coppia, ad acquistare un immobile.</span><span style="font-size: x-large;"> <span style="color: #ffa400;">Il Decreto Sostegni-bis 73/2021, entrato in vigore a partire dal 26 maggio 2021, introduce il bonus prima casa under 36. L’assegnazione dell’incentivo dipende dall’ISEE, ossia l'indicatore economico, che sancisce il livello del tenore complessivo del nucleo familiare.</span> </span><span style="font-size: x-large;">Come funziona?</span><span style="font-size: x-large;"> Il bonus comporta l’esenzione delle imposte ipotecarie e catastali, oltre che una maggiore facilità nella possibilità di accedere al Fondo di Garanzia per la prima casa. L’obiettivo di questo bonus è favorire l’autonomia abitativa e le misure vengono applicate all’immobile considerato “<span style="color: #ffa400;">prima casa</span>” e alle pertinenze come il box e le cantine.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><ol><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Bonus+prima+casa+under+36+2023++novit%C3%A0+e+proroga">Bonus prima casa under 36 2023: novità e proroga</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Quali+sono+le+agevolazioni+per+bonus+prima+casa+under+36+">Quali sono le agevolazioni per bonus prima casa under 36?</a><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#L%E2%80%99accesso+al+credito">L’accesso al credito</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Le+agevolazioni+fiscali">Le agevolazioni fiscali</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Bonus+prima+casa+under+36+e+spese+ammesse">Bonus prima casa under 36 e spese ammesse</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Bonus+prima+casa+under+36++i+requisiti">Bonus prima casa under 36: i requisiti</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Bonus+prima+casa+under+36++i+requisiti+per+le+agevolazioni">Bonus prima casa under 36: i requisiti per le agevolazioni</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Come+richiedere+il+bonus+prima+casa+under+36+">Come richiedere il bonus prima casa under 36?</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Bonus+prima+casa+under+36+Isee++a+chi+spettano+">Bonus prima casa under 36 Isee: a chi spettano?</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Bonus+prima+casa+under+36++mutuo+100">Bonus prima casa under 36: mutuo 100</a></li><li><a href="https://www.idealista.it/news/immobiliare/residenziale/2023/02/27/172629-bonus-prima-casa-under-36-le-agevolazioni-e-le-novita-per-il-2023#Le+FAQ+degli+utenti">Le FAQ degli utenti</a></li></ol></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: xx-large;">Bonus prima casa under 36 2023: novità e proroga</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Il bonus prima casa under 36 2023 è stato </span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">prorogato fino al 31 dicembre 2023</span><span style="font-size: large;"> per concedere ai giovani che decidono di acquistare la prima abitazione, di poter usufruire dell’agevolazione. </span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">È rivolto ai giovani compratori con un’età inferiore a 36 anni, nati dal 1987, e con un ISEE non superiore ai 40.000 euro.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Per quanto riguarda la scadenza, il Bonus prima casa under 36, è valido per tutti gli </span><span style="font-size: x-large;">atti stipulati nel periodo compreso tra il 26 maggio 2021 e il 31 dicembre 2023.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Quali sono le agevolazioni per bonus prima casa under 36?</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Le agevolazioni per il bonus prima casa under 36 destinate ai giovani, per l’acquisto della prima casa, si azionano tramite l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa e con i benefici fiscali sulla tassazione applicata all’acquisto.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">L’accesso al credito</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Il Decreto Sostegni-bis prevede delle agevolazioni riguardanti il Fondo di Garanzia per la prima casa. Il decreto facilita l’accesso al fondo grazie alla presenza di requisiti meno selettivi. Lo Stato si espone per l’80% sull’acquisto della prima casa.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Le agevolazioni fiscali</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Le agevolazioni sulle imposte legate agli atti di acquisto della prima casa, riguardano:</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><ul><li>l’esenzione dall’imposta di registro e dalle imposte ipotecaria e catastale;</li><li>la riduzione del 50% sugli onorari notarili;</li></ul></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Infine, anche il credito d'imposta pari all'IVA corrisposta, riguarda il credito che viene portato in diminuzione dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni ed infine sulle donazioni dovute.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Bonus prima casa under 36 e spese ammesse</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Per le compravendite soggette a IVA viene riconosciuta l’esenzione delle imposte di registro, ipotecaria e catastale e anche un credito d’imposta pari al totale dell'IVA corrisposta al venditore. Il credito di imposta copre le spese per:</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><ul><li>pagare le imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni, e donazioni dovute sugli atti e denunce presentati dopo la data di acquisizione del credito;</li><li>saldare le imposte sui redditi delle persone fisiche (IRPEF);</li><li>compensare somme dovute tramite modello F24, nel quale va indicato il codice tributo “6928”.</li></ul></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">L’acquisto della prima casa da parte degli under 36 è esente dall’imposta di bollo, come per gli altri atti di acquisto assoggettati all’imposta proporzionale.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Bonus prima casa under 36: i requisiti</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Per ottenere il bonus giovani sull’acquisto della prima casa, secondo il Decreto Sostegni-bis, è necessario che il compratore abbia un’età inferiore ai 36 anni e un ISEE in corso di validità non superiore a 40.000 euro.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Se l’Agenzia delle Entrate dovesse riscontrare l’inesistenza delle condizioni e dei requisiti per beneficiare delle agevolazioni, o la decadenza dalle stesse, </span><span style="font-size: x-large;">è previsto per legge il recupero delle imposte dovute con l’applicazione degli interessi e di sanzioni.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Bonus prima casa under 36: i requisiti per le agevolazioni</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Le agevolazioni previste per l’acquisto della prima casa vengono individuate e sono fruibili solamente in alcune condizioni specifiche. L’abitazione deve essere inclusa in una delle seguenti categorie catastali:</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><ul><li>abitazioni di tipo civile;</li><li>abitazioni di tipo economico;</li><li>abitazioni di tipo popolare;</li><li>abitazioni di tipo ultrapopolare;</li><li>abitazioni di tipo rurale;</li><li>abitazioni in villini;</li><li>abitazioni e alloggi tipici dei luoghi.</li></ul></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Inoltre, è possibile applicare la detrazione solo per l’acquisto di pertinenze classificate come magazzini e locali di deposito, rimesse e autorimesse ed infine tettoie chiuse o aperte. </span><span style="font-size: x-large;">Per poter beneficiare del bonus prima casa, è essenziale che l’immobile debba trovarsi nel territorio del Comune in cui il compratore ha la residenza, viceversa è necessario entro 18 mesi trasferire la residenza nel comune dov’è situata la casa.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Come richiedere il bonus prima casa under 36?</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Per richiedere il bonus prima casa under 36 è necessario presentare la domanda direttamente alla Banca o ad un Intermediario finanziario a cui viene richiesto il mutuo, utilizzando il modulo adatto.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Bonus prima casa under 36 Isee: a chi spettano?</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Il bonus giovani spetta ai giovani che hanno le seguenti caratteristiche:</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><ul><li>hanno un’età inferiore ai 36 anni nel momento del rogito;</li><li>non sono titolari dei diritti di proprietà, usufrutto, uso e abitazione di altra casa nel territorio;</li><li>non hanno un altro immobile acquistato con l’agevolazione casa;</li><li>hanno la residenza nel Comune in cui si trova l’immobile.</li></ul></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Infine hanno un ISEE, ossia un Indicatore della Situazione Economica Equivalente ordinaria o corrente non superiore a 40.000 euro annui.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Bonus prima casa under 36: mutuo 100</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;">Per i giovani under 36, che richiedono un mutuo prima casa superiore all’80% del valore dell’immobile, il decreto Sostegni bis fino al 31 marzo 2023 ha aumentato la garanzia del Fondo prima casa dal 50% all’80% della quota capitale.</div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Le FAQ degli utenti</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">Gli utenti hanno anche chiesto: </span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">quanto si risparmia con il bonus prima casa under 36? Con il bonus prima casa under 36 è possibile risparmiare quasi 130 euro sulla rata mensile, rispetto a chi non può usufruire dell’agevolazione.</span></div></b>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-48996167840207507722023-02-04T19:25:00.002+01:002023-02-04T19:25:20.941+01:00Papa Francesco in Sud Sudan: “Alzate la voce contro l’ingiustizia”<div style="text-align: justify;"><a href="https://newsmondo.it/papa-francesco-in-sud-sudan-alzate-la-voce-contro-lingiustizia/attualita/?utm_source=welcoming&utm_medium=newsletter&utm_campaign=informazione-indipendente&refresh_ce" style="font-size: x-large;">@</a><span style="font-size: large;"> - </span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;"><b>Il viaggio del Papa in Africa prosegue con la visita nel paese più giovane del mondo, il Sud Sudan creato nel 2011.</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><br /></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhoM1dL3O8N5m0E_pk45jCB-5QsbUYoWpcnaJAK0to96PF0wX6NsyG-Z4R8Ml5CYhmrn47YSUEW32_wfTQ5gMPgFF6sIvpgPfb8nNk0ZAg18ykOnxHCNtxNaEk5tAfdyFqqKBnWVibgiGK2SQf8YtpKMbAQSjNNrc4jNMDUl-S9I1zMU6BSqE96LPyIYA"><img height="267" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEhoM1dL3O8N5m0E_pk45jCB-5QsbUYoWpcnaJAK0to96PF0wX6NsyG-Z4R8Ml5CYhmrn47YSUEW32_wfTQ5gMPgFF6sIvpgPfb8nNk0ZAg18ykOnxHCNtxNaEk5tAfdyFqqKBnWVibgiGK2SQf8YtpKMbAQSjNNrc4jNMDUl-S9I1zMU6BSqE96LPyIYA=w400-h267" width="400" /></a></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;"><b>Oggi Papa Francesco ha incontrato i religiosi e preti del Sud Sudan nel suo viaggio in Africa invitandoli ad</b> “<b><span style="color: #ffa400;">alzare la voce contro l’ingiustizia e la prevaricazione</span></b>”<b> perché queste</b> “<b><span style="color: #ffa400;">schiacciano la gente e si servono della violenza, per gestire gli affari all’ombra dei conflitti</span></b>”. <b>Nella Cattedrale di Santa Teresa, a Juba il pontefice ha detto</b>: “<b><span style="color: #ffa400;">Se vogliamo essere pastori, non possiamo restare neutrali dinanzi al dolore provocato dalle ingiustizie e dalle violenze perché, là dove una donna o un uomo vengono feriti nei loro diritti fondamentali, Cristo è offeso</span></b>“.</span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;"><b>Il Papa ha chiesto ai religiosi di Juba di portare avanti la missione al servizio della gente aggiungendo:</b> “<span style="color: #ffa400;"><b>Non siamo capi tribù ma pastori compassionevoli e misericordiosi, non padroni del popolo, ma servi che si chinano a lavare i piedi dei fratelli e delle sorelle, non un’organizzazione mondana che amministra beni terreni, ma la comunità dei figli di Dio</b></span>” <b>ha precisato Bergoglio. Inoltre, il pontefice ha chiesto loro di spogliarsi dalla</b> “<span style="color: #ffa400;"><b>presunzione umana</b></span>” <b>e bruciare</b> “<span style="color: #ffa400;"><b>le sterpaglie del nostro orgoglio</b></span>” <b>per renderci umili compagni di viaggio.</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">“<b><span style="color: #ffa400;">Una chiesa che si sporchi le mani per la gente</span></b>”</span></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;"><b>Il Pontefice ha ricordato i sacerdoti e religiosi morti per l’annuncio del Vangelo di pace in <a href="https://newsmondo.it/papa-francesco-inizia-il-viaggio-in-africa/attualita/">Africa </a>e ringraziato a nome di tutta la Chiesa chi si batte per</b> “<b><span style="color: #ffa400;">lenire le sofferenze di questi popoli spesso martoriati</span></b>” <b>ricordando San Daniele Comboli che era andato in quella terra per un’opera di evangelizzazione.</b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><br /></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;">“<b><span style="color: #ffa400;">Vi auguro, cari fratelli e sorelle, di essere sempre Pastori e testimoni generosi, armati solo di preghiera e di carità</span></b>” <b>ha detto Francesco. Poi il pontefice ha concluso il suo discorso in Sud Sudan, arrivato dopo la visita nella Repubblica democratica del Congo, dicendo che il primo dovere non è quello di una chiesa perfettamente organizzata ma una chiesta “<span style="color: #ffa400;">che sta in mezzo alla vita sofferta del popolo e si sporca le mani per la gente</span>”. Papa Francesco dopo questo viaggio compirà un ultimo prima di lasciare l’Africa.</b></span></div>Unknownnoreply@blogger.comtag:blogger.com,1999:blog-6942316234085132157.post-40060026598295611642023-01-30T10:17:00.002+01:002023-01-30T10:20:25.267+01:00Cari sacerdoti… Ecco cosa dà più fastidio ai fedeli a Messa - Aleteia ci ricorda !!!<div style="text-align: justify;"><a href="https://it.aleteia.org/2023/01/25/cari-sacerdoti-ecco-cosa-da-piu-fastidio-ai-fedeli-a-messa/" style="font-size: x-large;">@</a><span style="font-size: large;"> - </span><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Spesso, cari sacerdoti, noi fedeli siamo accusati di essere incapaci di vivere e apprezzare il mistero che ha luogo a Messa, ma come possiamo farlo se non abbiamo un buon esempio?</span></b></div><div style="text-align: justify;"><span style="font-size: x-large;"><b><br /></b></span></div><div style="font-size: x-large; text-align: center;"><a href="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgs2kD2VuTM6xHFXnoG4vKsi4hvKoMFzU7eohJL8ZE0XgQ4e32WKgcFgU5g6Sm8lRYY2KYGK2HQXs0Z4U5wvnbJheWkES9HDQHwPyP2E8be56X59dTkv_d1uDtZJYWrBCIBeN_TKBY0B-0Qfarzknfs6i69HcpXkqEMBJyjbPIQaeo0bGKFVzkv9cdLRw"><b><img height="200" src="https://blogger.googleusercontent.com/img/a/AVvXsEgs2kD2VuTM6xHFXnoG4vKsi4hvKoMFzU7eohJL8ZE0XgQ4e32WKgcFgU5g6Sm8lRYY2KYGK2HQXs0Z4U5wvnbJheWkES9HDQHwPyP2E8be56X59dTkv_d1uDtZJYWrBCIBeN_TKBY0B-0Qfarzknfs6i69HcpXkqEMBJyjbPIQaeo0bGKFVzkv9cdLRw=w400-h200" width="400" /></b></a></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Molti fedeli vanno in chiesa almeno 10-15 minuti prima dell’inizio della liturgia. Per la maggior parte di noi, oltre che un modo per trovare un buon posto, è un momento di pausa nel caos della vita quotidiana.</span> <span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Ovviamente il pensiero di padri e madri ruota intorno al lavoro e ai figli. </span><span style="font-size: x-large;">I momenti prima della Messa sono una buona opportunità per calmare queste preoccupazioni.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Non è facile, però, quando le “<span style="color: #ffa400;">risate</span>” di sacerdoti e accoliti provenienti dalla sagrestia risuonano in tutta la chiesa. Non voglio sembrare ridicolo – io stesso sono stato accolito e ho partecipato a volte a quelle chiacchiere prima della Messa. Ci è stata però insegnata una cosa: </span><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">chiudere la porta.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Anche l’introduzione alla Messa non aiuta, visto che anziché farci entrare nel mistero che giorno che stiamo vivendo, ci svia.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Perché evitare l’omelia?</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Per molti di noi, la Messa domenicale è l’unica opportunità di ascoltare la Parola di Dio proclamata dal pulpito. Dopo la lettura del Vangelo, non è invano che ci sintonizziamo con il commento perché ci aiuti a metterlo in pratica.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Cari sacerdoti, pensate come rimaniamo delusi quando anziché un’omelia ascoltiamo un sermone senza riferimento alla Parola di Dio! È ancora peggio quando sentiamo quanto questo “<span style="color: #ffa400;">mondo malvagio</span>” ci catturi tra le sue grinfie. Come se non lo sapessimo già<span style="color: #ffa400;">…</span></span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Mi sento ugualmente male quando sento che le vostre riflessioni sono rivolte ad altre persone (<span style="color: #ffa400;">non credenti, nemici della Chiesa…</span>) e io, per qualche ragione che non comprendo, devo sentire delle rimostranze per qualcosa che non ho fatto.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Mi rattrista quando vi sento leggere un testo che non è vostro. Non voglio neanche chiedermi perché a volte si desista dall’omelia.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Corsa nella Preghiera Eucaristica</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Devo menzionare un altro caso che ultimamente mi sembra sempre più frequente. Un’omelia infiammata, attenta e brillante, seguita da… una corsa nella preghiera eucaristica.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b>È questo il punto su cui tutte le persone che ho interpellato individuano il problema più grande – <span style="color: #ffa400;">la trascuratezza. </span>Una parola forte, che indicherebbe soprattutto una mancanza di cura e di attenzione ai dettagli?</b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b>Per favore, considerate che anche noi abbiamo una devozione eucaristica. Anche noi soffriamo per le profanazioni del Santissimo Sacramento e tanti altri problemi liturgici, <span style="color: #ffa400;">ma perché dobbiamo sperimentare spesso tutto questo nelle nostre parrocchie?</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b>Molte volte, cari sacerdoti, ci accusate di non vivere e apprezzare correttamente il mistero che si svolge durante la Messa. <span style="color: #ffa400;">Come possiamo farlo se questa realtà non ci viene presentata?</span> <span style="color: #ffa400;">Come conoscere la profondità della liturgia quando si sa come celebrarla usando solo una preghiera eucaristica</span> (<span style="color: #ffa400;">ovviamente la più breve</span>)<span style="color: #ffa400;">?</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">E come sviluppare il profondo rispetto per il Santissimo Sacramento quando alcuni membri della Chiesa non danno l’esempio? Abbia anche difficoltà a ingoiare le vostre “<span style="color: #ffa400;">improvvisazioni</span>”, che spesso interferiscono a tal punto con il testo delle preghiere da distorcerne completamente il significato.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">La Messa è destinata a orientare i nostri pensieri a Cristo. Dobbiamo concentrarci su di Lui senza eccezione. Non sprecate le vostre energie a inventare cose durante la Messa.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Non cercate a forza controversie nella Parola. La vostra testimonianza di vita conforme alla Parola ci basta.</span></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="font-size: x-large;">Vi chiedo di lasciare che la liturgia parli da sé.</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><b><br /></b></div><div style="text-align: justify;"><b><span style="color: #ffa400; font-size: x-large;">Leggi anche:</span></b></div><div style="font-size: x-large; text-align: justify;"><ol><li><a href="https://it.aleteia.org/2022/05/06/4-argomenti-che-ogni-omelia-di-matrimonio-dovrebbe-affrontare/">4 argomenti che ogni omelia di matrimonio dovrebbe affrontare</a></li><li><a href="https://it.aleteia.org/2022/09/09/liturgia-eucaristica-e-riti-di-conclusione-spiegati-in-maniera-semplice/">Liturgia eucaristica e riti di conclusione spiegati in maniera semplice</a></li></ol></div><div style="text-align: justify;"><br /></div>Unknownnoreply@blogger.com