giovedì 21 agosto 2014

Parco Archeologico Religioso del CELio - PARCEL

Parco Archeologico Religioso del CELio - PARCEL:. Si forse il "Signore preferisce QUESTA INTERPRETAZIONE/SPIEGAZIONE"...... "LA LIBERTA' E LA DEMOCRAZIA SPIEGATA, CAPITA E VISSUTA NON CREA LA NECESSITA' DELLE ARMI. PUO' ALTRESI' FORNIRE LA GIUSTIFICAZIONE VERA PER ELIMINARLE .... SEGNALIAMO ...."«Aiuti umanitari» dall’Italia, ma anche l’impegno a «fornire di armi i combattenti iracheni». A pochi passi dall’ingresso del campo profughi di Bahrka, dove sono stati consegnati parte dei soccorsi giunti con i sei aerei della Cooperazione italiana nei giorni scorsi, il premier Matteo Renzi fa il bilancio del suo blitz diplomatico a Baghdad ed Erbil. Un doppio passo in Iraq per sancire e rafforzare l’impegno italiano nella crisi in Kurdistan. Un forte impegno, che Matteo Renzi, pure presidente di turno dell’Ue interpreta anche e soprattutto in chiave europea. Da Roma sono giunti gli esiti del dibattito in Parlamento sull’autorizzazione a consegnare le armi ai peshmerga curdi. Questo di certo un deciso passo in avanti dell’impiego del governo italiano di cui Renzi ha parlato con le autorità irachene.

Un difficile equilibrio da trovare fra il governo federale di Baghdad e il governo regionale del Kurdistan; un difficile equilibrio militare fra un evanescente esercito nazionale e i peshmerga curdi impegnati in un fronte più ampio delle loro possibilità strategiche. «Ho proposto di consegnare le armi anche ai curdi, ma dandole in gestione e facendole consegnare dai funzionari di Baghdad», spiega il premier. Un “lodo Renzi” per l’Iraq, che non pare facile e nemmeno veloce da realizzare. Ma la presenza a Erbil – dopo quelle dei ministri degli Esteri tedesco, norvegese e svedese – del primo capo di un governo straniero è un segnale inequivocabile.

È l’urgenza di denunciare un «genocidio», con «donne vendute ai bordelli di Mosul», con «bambini fucilati» e «giornalisti a cui è tagliata la testa ». Un genocidio «davanti a cui la comunità internazionale può permettersi di tutto tranne che restare a guardare», incalza il primo ministro italiano. ""


'via Blog this'