mercoledì 15 novembre 2023

Papa Francesco: la sanità cattolica nelle mani dell'Apsa, il salesiano padre Piccinotti avrà il controllo come presidente

@ - Il disegno strategico del Papa sul fronte economico ed amministrativo è sempre più avanzato. Dopo avere rafforzato il dicastero dell'Economia e l'Apsa, rivisto le normative interne, accentrato il controllo delle risorse, ha aggiunto stamattina un ulteriore tassello con la decisione di affidare la guida del settore sanitario al nuovo presidente dell'Apsa (designato due mesi fa), il salesiano Giordano Piccinotti.

Papa Francesco: la sanità cattolica nelle mani dell'Apsa,
 il salesiano padre Piccinotti avrà il controllo come presidente© - licenza temporanea -

A lui ora farà capo anche la sanità in qualità di neo presidente del Consiglio di Amministrazione e della Fondazione per la Sanità Cattolica. Se questo salesiano era praticamente sconosciuto in curia fino a un anno fa, oggi padre Piccinotti è una delle figure decisamente più influenti d'Oltretevere.


Lombardo, divenuto prete nel 2006 con una licenza in teologia, si è fatto le ossa nel campo amministrativo e gestionale dirigendo la potente Fondazione Opera Don Bosco nel mondo e la Fondazione Istituto Elvetico Opera Don Bosco con sede a Lugano. Inoltre ha maturato esperienza gestionale come membro del consiglio della Stiftung Don Bosco in Der Welt a Schhan, nel Liechtenstein, oltre che tesoriere del Consiglio di amministrazione della ong Vis. In pratica i soldi delle missioni salesiane nel mondo, una rete distribuita ovunque, transitavano dalla sua scrivania.


Papa Francesco sin dall'inizio del suo pontificato ha avuto rapporti ottimi con i Salesiani grazie al suo grande elettore, il cardinale honduregno, Maradiaga che contribuì alla sua elezione nel conclave del 2013. Maradiaga anche se oggi ha ottant'anni ed è in pensione ha mantenuto costanti contatti con Bergoglio che va spesso a trovare a Santa Marta. Francesco ha scelto Piccinotti per sostituire l'arcivescovo Nunzio Galantino quest'anno, quando ha lasciato l'incarico per raggiunti limiti d'età.


L’Apsa è l’organismo titolare dell’amministrazione e della gestione del patrimonio immobiliare e mobiliare del Vaticano, destinato a garantire le risorse per mandare avanti la Curia Romana, pari a 6 milioni di euro al mese che servono per pagare gli stipendi degli oltre 4 mila dipendenti.

La decisione di intervenire nella sanità cattolica (che conta circa 6 mila ospedali nel mondo) e far nascere la Fondazione per la Sanità Cattolica con lo scopo di garantire «sostegno economico» agli ospedali che finiscono in rosso, risale a due anni fa. Scriveva Papa Francesco: «Istituisco la Fondazione per la Sanità Cattolica, destinandola, ove ve ne siano le condizioni, ad offrire sostegno economico alle strutture sanitarie della Chiesa»

sabato 15 luglio 2023

Salesiani, il futuro della Congregazione dopo la porpora al rettor maggiore

@ - Don Ángel Fernández Artime sarà uno dei nuovi cardinali creati nel Concistoro del 30 settembre: una situazione inedita per i salesiani che lo ha indotto a scrivere una lettera per riferire le disposizioni ricevute dal Pontefice: per un anno continuerà nelle sue funzioni di rettor maggiore, anche come cardinale, poi rimetterà il mandato nel 2024.

L’attuale vicario Martoglio assumerà le funzioni di superiore generale
 in vista del capitolo generale del 2025

Vatican News
Una notizia “inaspettata”, accolta “con fede”, come un “dono che Papa Francesco ci ha fatto come Congregazione salesiana e come Famiglia di Don Bosco”. Con queste parole si apre la lettera che don Ángel Fernández Artime, rettor maggiore della Congregazione Salesiana, ha voluto inviare a tutti i salesiani a pochi giorni dall’annuncio di Papa Francesco, nell’Angelus del 9 luglio, di averlo inserito tra i 21 nuovi cardinali che creerà nel Concistoro del prossimo 30 settembre. Artime, oltre ad esprimere i suoi sentimenti per questo riconoscimento da parte del Papa, ha voluto condividere quello che sarà il futuro del governo della Congregazione.

Segno di amore del Papa
Anzitutto, il rettor maggiore sottolinea come questa scelta del Pontefice di concedergli la porpora sia un segno di “quanto il Papa ci ama”; allo stesso modo “Papa Francesco sa quanto tutti noi lo amiamo e come lo sosteniamo, per quanto possibile, con la nostra preghiera e il nostro affetto”.

I tempi del servizio
Don Ángel rivela poi che, poco dopo l’annuncio del Concistoro, ha ricevuto una lettera del Papa che lo invitava a un incontro personale per “concordare i tempi necessari nel mio servizio di rettor maggiore per il bene, soprattutto, della Congregazione”. Questa situazione - sottolinea il sito salesianos.info, che riporta la lettera di Artime - non ha precedenti nella vita della Congregazione. Il superiore generale - rettor maggiore nella terminologia salesiana - viene eletto, spiega il portale, da un capitolo generale che si tiene ogni sei anni, composto da tutti gli ispettori salesiani e dai rappresentanti eletti in ciascuna delle ispettorie, che a loro volta devono tenere un capitolo provinciale. Il mandato dell’attuale rettor maggiore non scadeva prima di 3 anni; tutto il processo dovrà essere, dunque, anticipato.

Un Capitolo Generale nel febbraio 2025
Vista la novità di questa situazione, il Papa, nel colloquio avuto con Artime, ha stabilito che lui continuerà a essere rettor maggiore, anche come cardinale, per un anno. Convocherà un capitolo generale per il febbraio 2025, nel quale verrà eletto un nuovo superiore, e quindi presenterà le sue dimissioni dal governo della Congregazione il 31 luglio 2024. Da quel momento, sarà l’attuale vicario del rettor maggiore, l’italiano Stefano Martoglio, ad assumere le funzioni di superiore generale.

Intensificare la preghiera
Il futuro poroprato afferma nella lettera che, quando le sue dimissioni diventeranno effettive, assumerà “il servizio affidatogli dal Santo Padre”. E chiede ai salesiani e alla Famiglia salesiana di intensificare le preghiere per il Papa e per se stesso “in vista della prospettiva del nuovo servizio nella Chiesa che, come figlio di Don Bosco, accetto per obbedienza, senza averlo cercato o desiderato”.

lunedì 10 luglio 2023

La gioia del mondo salesiano per la porpora al Rettor Maggiore

@ - All’annuncio del nome di don Ángel Fernández Artime, nominato da Papa Francesco il 9 luglio al termine dell’Angelus nell’elenco dei cardinali che saranno creati nel Concistoro del 30 settembre prossimo, il mondo salesiano ha sussultato di gioia ed emozione: dalle Figlie di Maria Ausiliatrice agli Ex allievi di Don Bosco, dai Cooperatori Salesiani fino ai giovani sui social network

Il rettor maggiore dei Salesiani, Angel Fernandez Artime, tra i futuri nuovi cardinali
nel Concistoro del 30 settembre

È stata una vera scossa di adrenalina per chi delle realtà salesiane del mondo, domenica 9 luglio, stava seguendo l’Angelus di Papa Francesco, sentire il nome di don Ángel Fernández Artime, Rettor Maggiore dei Salesiani di Don Bosco, nella lista dei futuri cardinali che saranno creati nel Concistoro del 30 settembre.

Gli Ex allievi di Don Bosco: segno di affetto da parte del Papa
Diverse sono state le espressioni di affetto e di sostegno verso il decimo successore di Don Bosco, “Padre e Centro di Unità” dei 32 gruppi che compongono le realtà salesiane. Valerio Martorana, consigliere per l’Europa e della Confederazione Mondiale degli Ex allievi di Don Bosco, si è fatto portavoce della “grande gioia per tutti gli Ex allievi e le Ex allieve dislocati nel mondo. È stato motivo di gioia, gratitudine ma anche di temporaneo 'smarrimento' perché è la prima volta che un Successore di Don Bosco viene creato cardinale. Noi siamo certi, come Ex allievi, che la Chiesa ha bisogno del profumo di Don Bosco per la sua opera evangelizzatrice in tutto il mondo”.

Martorana ha poi espresso con Vatican News la convinzione che “Don Ángel, nostro Padre, Maestro ed Amico, continuerà a lavorare, nella Chiesa universale, con e per i giovani, ed in particolar modo operando per gli ultimi”. E ha sottolineato il significato profondo della porpora quale segno di “affetto ed attenzione da parte del Santo Padre. Per noi significa sempre ricordarci, come facciamo giornalmente nella preghiera a Don Bosco, di continuare ‘ad amare Gesù sacramentato, Maria Ausiliatrice e il Papa’, e continueremo a servire la Chiesa, con spirito e gioia salesiana”.

Salesiani Cooperatori: un impegno nella Chiesa di questo tempo
La notizia che il Papa ha annoverato tra i prossimi cardinali anche il nostro amatissimo Rettor Maggiore si è diffusa subito tra i Salesiani Cooperatori di tutto il mondo”, racconta il coordinatore mondiale Antonio Boccia. “Allo stupore dei primi momenti si è poi aggiunta una gioia immensa personale e di tutta l’Associazione dei Salesiani Cooperatori. Il primo pensiero è andato alle volte in cui i Papi hanno chiesto aiuto a Don Bosco per questioni riguardanti la Chiesa. Oggi Papa Francesco chiede a don Ángel un impegno nella Chiesa di questo tempo. Come Salesiani Cooperatori non faremo mancare il sostegno con la nostra preghiera”.

Le Figlie di Maria Ausiliatrice: sostegno e preghiera
“Ci uniamo alla gioia di tutta la Famiglia Salesiana e come Figlie di Maria Ausiliatrice assicuriamo la nostra fraterna e intensa preghiera, perché don Ángel possa esprimere nel cuore della Chiesa il cuore di Don Bosco, e portare la Luce ai credenti, soprattutto ai giovani”, è stata invece la reazione immediata della superiora generale dell’Istituto delle Figlie di Maria Ausiliatrice, madre Chiara Cazzuola, pubblicata sul sito Cgfmanet.org.

L’atmosfera di festa riecheggia anche sui social, soprattutto da parte dei più giovani, che fin da subito hanno espresso l’esultanza mutando le immagini di stati e profili e pubblicando post e stories con il suo volto e le foto dei momenti più belli vissuti con il Rettor Maggiore.

venerdì 23 giugno 2023

Kenya – “La chiamata di Maria e la nostra chiamata cristiana”: un Congresso Mariano in programma a Nairobi

@ - (ANS – Nairobi) – I Salesiani di Don Bosco dell’Ispettoria dell’Africa Est (AFE) organizzano dal 28 giugno al 1° luglio 2023 un Congresso Mariano che avrà sede presso il grande Santuario di Maria Ausiliatrice del centro “Don Bosco Upper Hill”, a Nairobi. Il congresso si svolgerà sul tema “La chiamata di Maria e la nostra chiamata cristiana” (cfr. Lc 1, 26-40) e servirà ad esprimere la gratitudine verso la Madre di Dio per tutte le grazie concesse in Africa orientale attraverso la presenza salesiana.


I primi missionari Figli di Don Bosco giunsero nell’est dell’Africa nel 1980, provenienti dall’India e dall’Italia. Oggi i salesiani sono aumentati in numero e rilevanza, fino a diventare una presenza significativa in tutta la regione, in grado di fare davvero la differenza nella vita dei giovani, attraverso l’educazione e diverse forme di attività apostoliche. Grazie alla loro presenza, molti giovani bisognosi hanno potuto vedere rispettati i loro diritti e sono riusciti a costruirsi una vita dignitosa.

Dal prossimo settembre l’Ispettoria dell’Africa Est (AFE) che attualmente comprende Kenya, Tanzania, Sudan e Sudan del Sud, sarà divisa in due Ispettorie: quella di AFE, che continuerà ad includere Kenya, Sudan e Sudan del Sud; e la nuova Ispettoria della Tanzania (TZA). Per questo oggi i salesiani di quella parte d’Africa hanno molto da ringraziare il Signore per quanto ha fatto attraverso Maria Ausiliatrice, colei di cui Don Bosco, verso la fine della sua vita, guardando a tutto ciò che aveva realizzato, disse:Ha fatto tutto Lei”.

Tutte le celebrazioni previste per il Congresso Mariano si terranno presso il Santuario di Maria Ausiliatrice di Upper Hill, ad eccezione del pellegrinaggio della terza giornata dei lavori, che condurrà i partecipanti al “Giardino della Resurrezione”. Le iscrizioni al congresso sono attualmente ancora aperte, anche se da tutte le opere salesiane di AFE gruppi di giovani e fedeli hanno già confermato la loro partecipazione all’evento.

Invitiamo e incoraggiamo tutti i fedeli a partecipare al programma. È gradita l’iscrizione solo dei gruppi. Chi è interessato a partecipare è invitato a registrarsi attraverso la propria parrocchia, e quanti arriveranno da altri Paesi potranno essere ospitati in varie famiglie e istituzioni di Nairobitestimonia da Nairobi don Sebastian Koladiyil, SDB, che aggiunge anche come si prevedano circa 1.000 persone partecipanti alle celebrazioni.

La celebrazione del Congresso Mariano, con inizio mercoledì 28 giugno prossimo, prevede conferenze su vari argomenti da parte di esperti, Lectio Divina, discussioni di gruppo, vari laboratori, il già citato pellegrinaggio, una liturgia penitenziale, l’Eucaristia quotidiana, una “serenata a Maria” e molto altro ancora.

Sarà anche un’occasione per incontrarsi e confrontarsi con persone di diverse nazionalità dell’Africa orientale e per pregare insieme” prosegue ancora don Koladiyil.

Che poi conclude:Certamente, questo evento sarà anche un momento straordinario di apprendimento e di avvicinamento alla nostra Beata Madre e un’occasione di vera grazia. Il congresso sarà un’occasione di preghiera, riflessione, formazione alla fede e diffusione della devozione a Maria. Che la Maria Ausiliatrice vegli su tutti”.

martedì 20 giugno 2023

Papa Francesco ristabilito, accoglie (in piedi) il presidente di Cuba Diaz ma fuori partono le proteste

@ - Papa Francesco ha ricevuto stamattina il presidente cubano, Miguel Díaz-Canel. Lo ha accolto dandogli il benvenuto in piedi, appoggiato a un bastone, in una saletta dell'Aula Paolo VI, più facilmente raggiungibile da Santa Marta che non lo studio del Palazzo Apostolico.

Papa Francesco ristabilito, accoglie (in piedi) il presidente di Cuba Diaz 
ma fuori partono le proteste© Ansa

Hanno parlato per 40 minuti partendo dai rapporti diplomatici tra la Santa Sede e Cuba, evocando anche la storica visita di San Giovanni Paolo II nel 1998, di cui ricorre il venticinquesimo anniversario.

Non sono mancati riferimenti sulla grave situazione del Paese e sul contributo che la Chiesa offre, specialmente nei settori della carità. Infine gli argomenti di carattere internazionale ritenuti «di reciproco interesse, rilevando l’importanza di continuare l’impegno per favorire sempre il bene comune». Al di là dello scarno comunicato il Vaticano non è entrato nel dettaglio ma, considerando il quadro internazionale di particolare gravità, non è escluso che abbiano parlato della guerra in Ucraina e del bisogno di fare avanzare proposte diplomatiche dopo il fallimento della recente missione dei paesi africani guidati dal presidente Sudafricano.


Díaz-Canel, accompagnato dalla moglie Lis Cuesta Peraza, è arrivato di mattina presto. Francesco gli ha donato un'opera d'arte in bronzo raffigurante una colomba che porta un ramo d'ulivo, con l'iscrizione "Siate messaggeri di pace", oltre al Messaggio per la pace di quest'anno, al documento sulla fraternità umana e al libro sulla Statio Orbis del 27 marzo 2020. Da parte sua, Díaz-Canel ha regalato al Papa una scultura in argento, bronzo e legno intitolata "El Lector" e due volumi di poeti cubani.


Mentre il presidente cubano era impegnato con il Papa, appena fuori dal Vaticano, nei pressi di Castel Sant'Angelo, un drappello di esuli cubani protestava per la situazione umanitaria sull'isola. Avvolti nella bandiera cubana e al ritmo di musica caraibica gli oppositori del regime comunista hanno gridato slogan contro la repressione politica, l'esilio forzato e persino la legittimazione del governo di Díaz-Canel da parte del Vaticano.


E' il terzo leader cubano a recarsi in Vaticano dai tempi della Rivoluzione cubana nel 1959: Fidel Castro e suo fratello Raúl sono stati ricevuti nel 1996 (da Giovanni Paolo II) e nel 2015.


Secondo l'Indice della libertà economica 2020, Cuba è uno dei Paesi meno liberi economicamente al mondo. Il governo cubano è alle prese con povertà, inflazione alle stelle e crescenti disordini sociali. Nel pieno della pandemia, nel settembre del 2021, per cercare di dare una svolta all’economia, dopo anni di attese il governo aveva approvato le leggi che autorizzavano l'attività delle Piccole e medie imprese private e statali. Un passo in avanti nell'ambito del piano di riforme economiche del Paese socialista, in cui predomina l'impresa pubblica. Cuba da tempo sta accelerando le sue riforme, specie dopo la profonda crisi dovuta al Covid che ha colpito il settore del turismo, motore della sua economia. Una crisi accentuata dall'embargo economico degli Stati Uniti inasprito dai governi di Donald Trump e Joe Biden.