lunedì 25 agosto 2014

Viterbo, il Quotidiano della Tuscia - La parrocchia del Santo Sepolcro di Acquapendente pronta a celebrare il Patrono S.Ermete

Viterbo, il Quotidiano della Tuscia - La parrocchia del Santo Sepolcro di Acquapendente pronta a celebrare il Patrono S.Ermete: " Con il pensiero rivolto costantemente ed incessantemente al Parroco Don Enrico Castauro ricoverato presso l’Ospedale di Belcolle, la Parrocchia Santo Sepolcro di Acquapendente si appresta a celebrare il Patrono S.Ermete Martire. In attesa della festa in programma giovedì, gustosissimo antipasto il giorno prima presso la Basilica Concattedrale del Santo Sepolcro.
 
Alle ore 17.30 il Movimento per la Vita aquesiano ed i Cavalieri di Sant’Ermete consacreranno i bambini in tenera e tenerissima età al Santo frigio. Per loro in regalo una mantellina di color rosso con il logo del gruppo dei Cavalieri aquesiani. Accompagnati dai genitori, sfileranno il giorno dopo nella processione che si snoderà a partire dalle ore 18.00 lungo il centro storico. Il 28 la Festa vivrà sin dalle prime ore della mattina gustose appendici. Dopo la Santa Messa delle ore 09.00 , prevista Solenne Pontificale alle ore 11.00 presso la Concattedrale, celebrata da Monsignor Luigi Fabene nominato da pochi mesi da Papa Francesco Vescovo Titolare della Diocesi di Acquapendente e da Don Luigi Fabbri (Vicario Generale della Diocesi di Viterbo).
 
Prima della processione alle ore 17.30 previsto vespro cantato. Nato il 12 Maggio del 70 d.c., Ermete morì il 28 Agosto dell’anno 116 sotto l’imperatore Traiano Marco Ulpio Il suo “sacrificio per entrate nella Chiesa immortale” avvenne sul Colle del Campidoglio pochi minuti dopo la condanna dello stesso Imperatore “Littori, toglietemi davanti agli occhi questo temerario, e che la testa, cosi piena di stoltezza ed orgoglio cristiano, cada sotto i colpi della spada”. Così come sottolineato dallo scrittore Mario Menghini nel libro “Ermete Martire, Prefetto di Roma “datato 1977, “qui nella cappella a Lui dedicata, in una artistica urna lignea riposano le ossa sante del martire romano di fronte alla cappella del Santo Sacramento”."

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