REGOLA TERZA DELLA PREGHIERA
La strada più semplice per la preghiera è imparare a ringraziare.
Dopo il miracolo dei dieci lebbrosi guariti uno solo era tornato indietro a
ringraziare il Maestro. Disse allora Gesù:
“Non sono stati guariti tutti e dieci? E gli altri nove dove Sono? “. (Lc.
XVII, 11)
Nessuno può dire di non essere capace a ringraziare. Anche chi non ha mai
pregato è capace a ringraziare.
Dio pretende la nostra gratitudine perché ci ha fatti intelligenti. Noi ci
indigniamo contro le persone che non sentono il dovere della gratitudine. Siamo
sommersi dai doni di Dio dal mattino alla sera e dalla sera al mattino. Ogni
cosa che tocchiamo è un dono di Dio. Dobbiamo allenarci alla gratitudine. Non
occorrono cose complicate: basta aprire il cuore ad un grazie sincero a Dio.
La preghiera di ringraziamento è un grande allenamento alla fede e a coltivare
in noi il senso di Dio. Bisogna solo controllare che il grazie esca dal cuore e
sia unito a qualche atto generoso che serva ad esprimere meglio la nostra
gratitudine.
Consigli pratici
E’ importante interrogarsi sovente sui doni più grandi che Dio ci ha fatto.
Forse sono: la vita, l’intelligenza, la fede.
Ma i doni di Dio sono innumerevoli e tra essi ci sono dei doni di cui non
abbiamo mai ringraziato.
E’ bene ringraziare per chi non ringrazia mai, a cominciare dalle persone più
vicine, come i familiari e gli amici.