Nessuno di noi è soddisfatto di una realtà
banale.
E in questa insoddisfazione
è la prova indubitabile
della vita spirituale, la vita in Dio.
La convinzione che le cose siano
quel che sono è contraddetta dal fatto che è la nostra
mente a conferire senso e valore al mondo. Nulla, di
ciò che si pensa indifferente a noi, può in realtà
prescindere da come lo pensiamo: per questo il
mondo emerge dalle nostre radici culturali. Radici
che custodiscono il futuro. Ma perché continuare a
chiederci chi siamo, sapendo che nessuna risposta
potrà esser data? Per questo: far esperienza,
nell’apparente fallimento, della verità che custodisce,
nel silenzio, ogni parola di Dio. Per camminare scalzi e
leggeri sulla terra in cui le radici affondano