mercoledì 13 agosto 2014

Per una riforma spirituale

Per una riforma spirituale: L'ONESTA' INTELLETTUALE INDUCE A SEGNALARE .... "«La riforma delle strutture esige la conversione pastorale» ha scritto Papa Francesco nella Evangelii gaudium. Perché «le buone strutture servono quando c’è una vita che le anima, le sostiene e le giudica». Oggi che il tema della riforma della Curia romana è all’ordine del giorno, il cardinale Francesco Coccopalmerio propone di ripartire da qui: da una autentica «formazione permanente, soprattutto di natura spirituale — spiega al nostro giornale il presidente del Pontificio Consiglio per i testi legislativi — di tutti gli operatori della Curia, laici, presbiteri e vescovi».



Lei ha spesso parlato del Codice di diritto canonico come di un testo di ecclesiologia, specchio del concilio Vaticano II. Potrebbe spiegarci questa affermazione?

Quando noi leggiamo il Codice di diritto canonico, che è formato da tanti canoni, cioè da tante affermazioni riguardanti varie tematiche, troviamo anche canoni che possiamo chiamare “dottrinali” e che sono affermazioni con contenuto ecclesiologico, relative alle persone nella Chiesa e alle strutture della Chiesa. Queste affermazioni semplicemente dichiarano qualcosa che già esiste nella realtà. Evidentemente si tratta dell’ecclesiologia del Vaticano II. Ci sono dunque dei canoni che rispecchiano affermazioni del concilio. Un esempio per tutti potrebbe essere quello del canone 212, al § 3, che è un’affermazione della Lumen gentium al capitolo 31, in cui si dice che i laici, cioè i battezzati e cresimati, hanno l’attribuzione, cioè la capacità, il dovere e il diritto di offrire consigli ai pastori. Hanno quindi il dovere e il diritto di concorrere con i pastori al governo della Chiesa. Se si confrontano tra loro questi due testi, si vede che sono quasi uguali. In questo senso, mettendo insieme tutti gli altri canoni che sono affermazioni di ecclesiologia provenienti dal Vaticano II, possiamo dire che il Codice è uno specchio del concilio, perché lo riflette e lo ridice sotto forma di canoni."


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