domenica 21 dicembre 2014



REGOLA PRIMA
La preghiera è un rapporto interpersonale con Dio: un rapporto “Io — Tu “. Gesù ha detto:
Quando pregate dite: Padre... (Lc. XI, 2)
La prima regola della preghiera è dunque questa: nella preghiera realizzare un incontro, un incontro della mia persona con la persona di Dio. Un incontro di persone vere. Io, vera persona e Dio visto come persona vera. Io, vera persona, non automa.
La preghiera è dunque un calarmi nella realtà di Dio: Dio vivo, Dio presente, Dio vicino, Dio persona.
Perchè la preghiera spesso è pesante? Perché non risolve i problemi? Spesso la causa è semplicissima: nella preghiera non avviene l’incontro di due persone; spesso io sono un assente, un automa ed anche Dio è lontano, una realtà troppo sfumata, troppo lontana, con cui non comunico affatto.
Finché nella nostra preghiera non c’è lo sforzo per un rapporto “Io — Tu “, c’è falsità, c’è vuoto, non c’è preghiera. E’ un gioco di parole. E’ una farsa.
Il rapporto “Io — Tu” è fede.

Consiglio pratico
E’ importante nella mia preghiera che io usi poche parole, povere, ma ricche di contenuto. Possono bastare parole come queste: Padre
Gesù, Salvatore
Gesù Via, Verità, Vita.