L'aeroporto di una città dell'Estremo Oriente venne
investito da un furioso temporale. I passeggeri attraversarono di corsa la
pista per salire su un DC3 pronto al decollo per un volo interno.
Un missionario, bagnato fradicio, riuscì a trovare un posto comodo accanto a un
finestrino. Una graziosa hostess aiutava gli altri passeggeri a sistemarsi.
Il decollo era prossimo e un uomo dell'equipaggio chiuse il pesante portello
dell'aereo.
Improvvisamente si vide un uomo che correva verso l'aereo, riparandosi come
poteva, con un impermeabile. Il ritardatario bussò energicamente alla porta
dell'aereo, chiedendo di entrare. L'hostess gli spiegò a segni che era troppo
tardi. L'uomo raddoppiò i colpi contro lo sportello dell'aereo. L'hostess cercò
di convincerlo a desistere. "Non si può... E tardi... Dobbiamo
partire", cercava di farsi capire a segni dall'oblò.
Niente da fare: l'uomo insisteva e chiedeva di entrare. Alla fine. l'hostess
cedette e aprì lo sportello.
Tese la mano e aiutò il passeggero ritardatario a issarsi nell'interno.
E rimase a bocca aperta. Quell'uomo era il pilota dell'aereo.
Gesù bussa alla porta del tuo cuore sta a te aprirgliela....Attento! Non
lasciare a terra il pilota della tua vita sarebbe un disastro
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