giovedì 9 luglio 2015


UN’ENCICLICA TRICOLORE?   da P. Cabra

Probabilmente non l’ha fatto di proposito, ma non si sa mai,date le sorprese alle quali Papa Francesco ci ha ormai abituato. Il fatto è che la sua enciclica Laudato sì’ ci mette sulle tracce, col passare continuamente dal verde al rosso. Fin dagli inizi ci si trova di fronte a un trattato sul creato con un’attenzione privilegiata ai più deboli. Un’ecologia piena di competente comprensione per le ferite della madre terra, ma anche impregnata di impegnata compassione per suoi figli più sanguinanti.

UnEnciclica verde dal cuore rosso?

 Alla domanda bicolore, si potrebbe dare una risposta tricolore, dal momento che il tutto è tenuto assieme dal bianco della fraternità universale, tra tutte le creature, le quali, venendo da  un unico Padre, sono tutte sorelle. Il bianco non è anche l’insieme di tutti i colori ?

C’è da notare che il “bianco Padre”, il vescovo di Roma, offre per primo un esempio di fraternità, citando  abbondantemente i testi dei suoi fratelli dell’episcopato delle varie conferenze nazionali sparse per il mondo e facendo partecipare alla presentazione un eminente rappresentante della chiesa e della teologia ortodossa, alla quale l’enciclica deve molto.

Se la fraternità è la parente povera del famoso programma “libertà, fraternità,uguaglianza”, essa tuttavia è al vertice delle aspirazioni umane e il cuore del messaggio evangelico- Qui  Papa Francesco la estende a tutto il creato, facendo propria la visione del Poverello d’Assisi, che chiama fratello il sole, sorella la luna, dando un fondamento umanistico e teologico all’ecologia integrale.

In tal modo la presa di coscienza del legame che unisce ogni essere del creato, diventa un impegno per realizzare questa fraternità universale, assumendo comportamenti di rispetto,di attenzione, di uso moderato e di conservazione di quanto è stato affidato.

Siamo  allora davvero in presenza di un’enciclica tricolore?Certamente!

Un’enciclica anche italiana? Se si guarda a San Francesco,ispiratore, mi sembra che si possa rispondere: certamente.

Se si guardano gli italiani, esperti tanto nell’enunciare programmi nobili quanto nel disattenderli, risponderei, una volta ancora certamente.

Se guardo a Papa Francesco,  lo ringrazio d’avere avvolto il pianeta in un manto tricolore, che, date le sue origini, potrebbe onorare generosamente il nostro bistrattato vessillo.