UN’ENCICLICA TRICOLORE? da P. Cabra
Probabilmente non l’ha fatto di proposito,
ma non si sa mai,date le sorprese alle quali Papa Francesco ci ha ormai
abituato. Il fatto è che la sua enciclica Laudato sì’ ci mette sulle
tracce, col passare continuamente dal verde al rosso. Fin dagli inizi ci si
trova di fronte a un trattato sul creato con un’attenzione privilegiata ai più
deboli. Un’ecologia piena di competente comprensione per le ferite della madre
terra, ma anche impregnata di impegnata compassione per suoi figli più
sanguinanti.
Un’Enciclica verde dal cuore rosso?
Alla domanda bicolore, si potrebbe
dare una risposta tricolore, dal momento che il tutto è tenuto assieme dal
bianco della fraternità universale, tra tutte le creature, le quali, venendo
da un unico Padre, sono tutte sorelle. Il bianco non è anche l’insieme di
tutti i colori ?
C’è da notare che il “bianco Padre”, il
vescovo di Roma, offre per primo un esempio di fraternità, citando
abbondantemente i testi dei suoi fratelli dell’episcopato delle varie
conferenze nazionali sparse per il mondo e facendo partecipare alla presentazione
un eminente rappresentante della chiesa e della teologia ortodossa, alla quale
l’enciclica deve molto.
Se la fraternità è la parente povera del
famoso programma “libertà, fraternità,uguaglianza”, essa tuttavia è al vertice
delle aspirazioni umane e il cuore del messaggio evangelico- Qui Papa
Francesco la estende a tutto il creato, facendo propria la visione del
Poverello d’Assisi, che chiama fratello il sole, sorella la luna, dando un
fondamento umanistico e teologico all’ecologia integrale.
In tal modo la presa di coscienza del
legame che unisce ogni essere del creato, diventa un impegno per realizzare
questa fraternità universale, assumendo comportamenti di rispetto,di
attenzione, di uso moderato e di conservazione di quanto è stato affidato.
Siamo allora davvero in presenza di
un’enciclica tricolore?Certamente!
Un’enciclica anche italiana? Se si guarda a
San Francesco,ispiratore, mi sembra che si possa rispondere: certamente.
Se si guardano gli italiani, esperti tanto
nell’enunciare programmi nobili quanto nel disattenderli, risponderei, una
volta ancora certamente.
Se guardo a Papa Francesco, lo
ringrazio d’avere avvolto il pianeta in un manto tricolore, che, date le sue
origini, potrebbe onorare generosamente il nostro bistrattato vessillo.