giovedì 15 gennaio 2015


 

REGOLA SESTA DELLA PREGHIERA

La preghiera di semplice presenza o “preghiera di silenzio" è importantissima per educare alla concentrazione profonda.
Gesù disse: « Venite in disparte con me, in un luogo solitario, e riposatevi un poco » (Mc. VI, 31)

Al Getzemani disse ai suoi discepoli: «Sedetevi qui mentre io prego ». Prese con sè Pietro, Giacomo e Giovanni... Si gettò a terra e pregava... Tornato indietro li trovò addormentati e disse a Pietro: « Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare un’ora sola? » “. (Mc. XIV, 32)

La preghiera di semplice presenza o “preghiera di silenzio” consiste nel mettersi davanti a Dio eliminando parole, pensieri e fantasie, sforzandosi nella calma solo di essere presenti a lui.
E’ la concentrazione il problema più determinante della preghiera. La preghiera di semplice presenza è come un esercizio di igiene mentale per facilitare la concentrazione e avviare la preghiera profonda.
La preghiera di “semplice presenza” è uno sforzo di volontà per renderci presenti a Dio, è uno sforzo di volontà più che di intelligenza. Più di intelligenza che di immaginazione. Anzi devo frenare l’immaginazione concentrandomi su un unico pensiero: di essere presente a Dio.

E’ preghiera perchè è attenzione a Dio. E’ preghiera faticosa: normalmente è bene prolungare questo tipo di preghiera solo per un quarto d’ora, come avvio all’adorazione. Ma è già adorazione percbè è a amorosa a Dio. Può facilitare molto questo pensiero di De Foucauld: “Guardo a Dio amandolo, Dio mi guarda amandomi “.
E’ consigliabile fare questo esercizio di preghiera davanti all’Eucaristia, oppure in un luogo raccolto, gli occhi chiusi, immersi nel pensiero della sua presenza che ci avvolge:
“In lui viviamo, muoviamo e siamo “. (At. XVII, 28)

S. Teresa d’Avila, la specialista di questo metodo di preghiera, la suggerisce a quelli che sono “continuamente dissipati” e confessa: “Finché il Signore non mi suggerì questo metodo di preghiera, non avevo mai ricavato soddisfazione o gusto dalla preghiera “. Raccomanda: “Non fare lunghe e sottili meditazioni, ma solo guardare a lui “.
La preghiera di “semplice presenza” è un energetico efficacissimo contro l’irriflessione, male radicale della nostra preghiera. E’ la preghiera senza parole. Gandhi diceva: “E’ meglio una preghiera senza parole che tante parole senza preghiera “.

Consigli pratici E’ lo stare con Dio che ci cambia, più che lo stare con noi stessi. Se la concentrazione sulla presenza di Dio si fa difficile, è utile usare qualche semplice parola come:
Padre
Gesù Salvatore
Padre, Figlio, Spirito
Gesù, Via, Verità e Vita.
E’ molto utile anche la “preghiera di Gesù” del pellegrino russo “Gesù Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore “, ritmata col respiro. Curare la compostezza e la calma.
E’ preghiera di alta classe e insieme accessibile a tutti.