lunedì 18 agosto 2014

lavocedeltrentino.it - Il mondo musulmano si rivolta contro lo Stato Islamico

lavocedeltrentino.it - Il mondo musulmano si rivolta contro lo Stato Islamico: SEGNALIAMO ... "La campagna del terrore dell'autoproclamato Stato Islamico (Isis) danneggia tutta la comunità musulmana. E' questo il grido d'allarme lanciato da sempre più leader musulmani e commentatori arabi.

La lezione è stata imparata. Dopo le critiche degli anni passati per la lentezza con cui era stato condannato il terrorismo di matrice islamica, questa volta i leader musulmani hanno fatto quadrato contro la furia criminale dell'Isis. Il bollettino aggiornato? Migliaia di morti e 1,5 milioni di sfollati nel nord dell'Iraq.

La prima pietra è stata scagliata dal quotidiano Al Quds Al Arabi, in un editoriale del 24 luglio. “Per capire il prezzo che pagano i musulmani per le azioni dell'Isis basta sfogliare i giornali occidentali e vedere come le nefandezze che si compiono in Iraq vengano usate per macchiare la reputazione di tutta la comunità islamica”.

Le azioni degli jihadisti iracheni non sono una minaccia solo per cristiani e yazidi. Sono un chiaro campanello d'allarme per tutte le minoranze della regione. “Perciò se il mondo arabo sottovaluta i rischi del dilagare delle organizzazioni terroristiche nella regione, finirà per legittimare i loro crimini contro l'umanità” continuava l'editoriale.

Al coro si sono uniti rapidamente i principali opinionisti arabi. “Abu Bakr Al-Baghdadi (il leader dell'Isis, ndr) ha dato ai suoi nemici due giorni per decidere se abbracciare l'Islam ed essere privati di tutti i loro averi oppure essere uccisi e spazzati via” si legge sul quotidiano egiziano Al Masri Al Yawn. “I più grandi nemici dell'Islam non avrebbero mai potuto fare meglio di Al Baghdadi per rovinare la reputazione del mondo musulmano”.

Più sarcastico l'editorialista Ahmad Al Sarraf, del quotidiano kuwaitiano Al Qabas, che invita tutti i cristiani della regione ad andarsene, affinchè le varie confessioni musulmane possano sterminarsi tra di loro.

Questa settimana è stata poi la volta della massima autorità religiosa egiziana, il Gran Mufti Shawqi Allam. “Un gruppo estremista e sanguinario come questo danneggia l'Islam e i musulmani tutti, macchiandone l'immagine e seminando morte e corruzione”. Il Gran Mufti è anche il più alto rappresentante di Al Azhar, università religiosa tra le più ricche di storia nel mondo musulmano e capace di influenzare l'opinione delle varie comunità musulmane sparse nel mondo.

Le parole che forse meglio rappresentano la presa di posizione di leader e opinionisti musulmani sono però quelle del comunicato del Consiglio delle Relazioni Islamiche Americano: “Nessuna religione legittima la morte di civili, la decapitazione di fedeli o la profanazione dei luoghi di culto. Condanniamo le azioni dell'Isis e rigettiamo il suo messaggio secondo cui tutti i musulmani dovrebbero prestare fedeltà al suo leader”.



 

Matteo Angeli"


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